Chi lavora nel settore alimentare sa bene quanto sia importante conservare bene gli alimenti. Sia per una questione di leggi in vigore, che possono portare a multe davvero salate, sia per garantire comunque la qualità dei prodotti ai propri clienti.
Purtroppo nonostante le leggi in vigore, le multe, le accuse e tutti i rischi che possono derivare dal non conservare bene gli alimenti, molte persone continuano ad agire di testa propria, senza badare più di tanto a cosa è giusto e cosa non lo è.
E’ proprio quello che è successo a Como. La Guardia di Finanza ha sequestrato la bellezza di tre quintali di cibo mal conservato presso un negozio di proprietà di un uomo dalle origine pakistane. La GDF ha denunciato il venditore per vendita e distribuzione di alimenti in cattivo stato di conservazione.
Dopo l’accertamento da parte dei finanzieri all’interno del negozio di prodotti alimentari, è stato dichiarato che era davvero tanto il cibo conservato sul pavimento sporco, accatastato e munito solo delle classiche buste di plastica, senza però nessun tipo di requisito igienicosanitario rispettato.
Durante il controllo dei freezer invece, sono stati trovati tanti chili di ortaggi, carne e anche pesce in uno stato di conservazione davvero pessimo, dove mancava per esempio una qualsiasi etichetta informativa relativa alla rintracciabilità dei prodotti. Questo stesso cibo poi si trovava depositato sia a parti del freezer sporche, sia ad alimenti ormai di vecchia data sfusi. Senza considerare poi la presenza di scarichi rotti, la presenza di infiltrazioni esterne di acqua, mancanza di retine di protezione sul soffitto in caso di infestanti e anche i cavi elettrici non erano protetti.