I tessuti e gli organi interni del nostro corpo hanno normalmente una superficie scivolosa. Questo permette ai tessuti di scorrere, senza aderire tra di loro. Alcune volte però possono presentarsi alcune aderenze che impediscono lo scorrimento e fanno si che due tessuti differenti s’incollano tra di loro.
Dopo un intervento chirurgico nella zona addominale il 90% delle persone sperimenta appunto le aderenze, la maggior parte però non avrà sintomi.
Le aderenze sono comuni a livello della cavità addominale, cioè allo stomaco, intestino e la parte inferiore dell’esofago. Oppure nelle pelvi, che comprendono la vescica, la fine del colon e il retto e l’apparato riproduttore. Nelle donne riguarda l’utero, le tube, le ovaie e la vagina. Nell’uomo invece la prostata, i dotti deferenti e anche le vescichette seminali.
Le cause delle aderenze addominali
Abbiamo visto che la principale causa delle aderenze addominali sono appunto gli interventi chirurgici. Si tratta di una conseguenza comune nel 90% però quasi sempre le persone che ne soffrono non se ne accorgono neanche e continuano tranquillamente con il proprio stile di vita.
Gli interventi che più comunemente provocano lo sviluppo di adesioni sono quelli che riguardano la parte bassa dell’addome e la regione pelvica. Per molti anni i sintomi possono restare in silenzio, fino a quando le aderenze si induriscono e ingrandiscono provocando perciò problemi. Questo può manifestarsi anche a distanza di anni dall’operazione.
A livello chirurgico ciò che provoca le aderenze sono le incisioni, soprattutto se negli organi interni, la manipolazione degli stessi, l’asciugamento di tessuti e organi, il contatto dei tessuti interni per esempio con i guanti chirurgici e i punti di satura, oppure i coaguli di sangue.
Non esistono però solo le cause chirurgiche. Ci sono anche altre cause meno frequenti per le aderenze addominali. Per esempio le infezioni ginecologiche, le infezioni addominali, la radioterapia e l’appendicite o l’appendice rotta.
Sintomi delle aderenze addominali: quali sono
Le aderenze addominali sono quasi sempre asintomatiche. Però, specialmente dopo tanti anni quando risultano molto più inspessite, è normale che si iniziano a manifestare vari fastidi.
Normalmente il fastidio più comune è il dolore addominale oppure quello pelvico. Può essere confuso con altri tipi di dolori associati a problemi come per esempio l’appendicite, la diverticolite e l’endometriosi.
Si può manifestare come una sezione simile a dei crampi, nei casi migliori sono leggeri. Altre volte possono essere severi e costanti. Tra gli altri sintomi più importanti troviamo il gonfiore addominale, la nausea e il vomito, la disidratazione e la difficoltà a eliminare il gas e le feci.
Alcune volte chi soffre di aderenze addominali e per esempio soffre anche di colon irritabile, può veder peggiorare sensibilmente i sintomi di questa malattia. Per le donne con adesioni a livello pelvico i dolori possono riguardare anche i rapporti sessuali.
Complicazioni delle aderenze addominali
Il fatto che per molti anni restano asintomatiche non significa che le aderenze addominali non possono avere delle complicanze anche importanti.
Basta pensare alle aderenze intestinali, possono diventare pericolose ed essere la causa dell’ostruzione intestinale. E’ una condizione che impedisce o rende difficile il movimento del cibo all’interno dell’intestino ma anche delle feci stesse. Inutile dire che si tratta di una situazione molto pericolosa ed è necessario andare subito dal medico affinché possa risolvere il problema. Quasi sempre occorre ricorrere all’intervento chirurgico.
L’ostruzione intestinale si riconosce ovviamente per via di alcuni sintomi che, una volta esposti al medico, li riconoscerà e li assocerà a questo problema di salute.
Chi soffre di ostruzione intestinale sperimenta dolore e crampi addominali, vomito, gonfiore nella pancia che non va via, brontolii a livello addominale e una forte stitichezza.
La seconda complicazione può essere l’infertilità femminile quando l’aderenza riguarda la zona pelvica della donna. Le aderenze infatti impediscono agli ovuli di arrivare all’utero. Le aderenze possono anche spostare le tube.
Diagnosi e cura delle aderenze
Le aderenze addominali non possono essere diagnosticate con ecografie e radiografie. Di solito si riconoscono quando vengono effettuati nuovi interventi chirurgici. Se invece vi è la complicanza, cioè l’ostruzione intestinale, questa si che può essere diagnosticata con una radiografia.
Nella maggior parte dei casi non serve intervenire perché le aderenze non causano complicanze.
Se invece le aderenze intestinali provocano complicazioni esiste solo un modo per risolvere il problema ed è quello di intervenire chirurgicamente. In questo modo viene eliminato il dolore ma anche le possibili complicazioni che come abbiamo visto sono quasi sempre l’ostruzione intestinale e i problemi di fertilità.
Se non vi sono complicazioni serie è bene evitare di operarsi perché abbiamo visto che è proprio la chirurgia locale a causarle. Perciò l’unica conseguenza è quella di provocarne di ulteriori.
Non vi è invece un modo per evitarle perché comunque chi si sottopone a un’operazione lo fa per necessità. Quando è possibile però, è senza dubbio una scelta saggia preferire gli interventi poco invasivi come la laparoscopia. I medici poi dovrebbero usare precauzioni come per esempio usare guanti che non contengono né lattice ne amido e devono maneggiare con maggior prudenza organi e tessuti.