Salute

Allergia all’acqua, cos’è: sintomi, cause e rimedi

L’allergia all’acqua è una malattia rara in cui la pelle si irrita e sviluppa chiazze rosse poco dopo il contatto con l’acqua, indipendentemente dalla sua temperatura o composizione: ecco i sintomi, le cause e i rimedi.

Non tutti possono riuscire ad immaginare il fatto che l’elemento essenziale per la vita umana provochi anche vari disagi nel corpo e persino la morte. Ebbene, è il caso delle persone che soffrono di intolleranza all’acqua. Questo tipo di allergia è così raro che il motivo per cui si verifica non è ancora noto con certezza. Quello che si sa è che colpisce meno di cento persone in tutto il mondo. Andiamo a vedere nel dettaglio di che cosa si tratta.

fonte foto: Canva

L’allergia all’acqua è anche conosciuta come orticaria acquagenica, questo è il termine medico esatto. Si tratta di una malattia così rara che i motivi per cui si origina non sono ancora noti con certezza. Di solito compare durante la pubertà e, a causa della sua rarità, può essere facilmente scambiato per una reazione allergica alle sostanze chimiche presenti nell’acqua o dei prodotti che si utilizzano. Le persone presentano allergie a qualsiasi tipo di acqua, sia essa del mare, della piscina, del sudore e persino quella filtrata per bere.

Quello che succede è che quando il corpo si bagna, il sistema immunitario rilascia istamine per combattere la sostanza che considera dannosa. Questa istamina genera i sintomi allergiche comuni, come ad esempio la pelle irritata e le chiazze rosse. È una forma allergia più comune nelle donne, ma può manifestarsi anche negli uomini e i primi sintomi di solito compaiono nell’adolescenza. Andiamo a conoscere bene nel dettaglio.

Allergia all’acqua: sintomi e cause

Abbiamo già detto che le cause ancora oggi non sono del tutto chiare. Anche se la malattia è stata scoperta per la prima volta negli anni ’60. Tuttavia, gli scienziati indicano due teorie. La prima è che l’allergia è in realtà causata da sostanze che si dissolvono in acqua e finiscono per entrare nel corpo attraverso i pori e provocare una risposta esagerata da parte del sistema immunitario. La seconda dice che l’allergia nasce in quanto il contatto delle molecole d’acqua con la pelle crea una sostanza tossica che porta alla comparsa dei sintomi.

Per quanto riguarda i sintomi, quelli più comuni nelle persone che soffrono di questo tipo di allergia sono le chiazze rosse sulla pelle, sensazione di prurito o bruciore sulla pelle, febbre e malessere vario. Questi sintomi, di solito, scompaiono in pochi minuti, alcune persone sperimentano però reazioni più estreme. Parliamo di gonfiore in gola quando si beve acqua, fiato corto, gola chiusa, respiro sibilante e problemi di respirazione e poi viso gonfio.

Quando ci sono questi segni, bisogna andare immediatamente in ospedale per farsi curare, altrimenti può portare allo shock anafilattico e rischiare la vita. Per quanto riguarda la diagnosi di allergia all’acqua dovrebbe sempre essere fatta da un dermatologo. Poiché è necessario un parere specialista in merito. Esiste un test che può essere fatto dal medico per identificare se la causa delle macchie è davvero dovuta all’acqua o meno.

Allergia all’acqua: trattamento e cura

Sebbene non esista una cura per l’allergia all’acqua, esistono alcune forme di trattamento che possono essere indicate dal dermatologo per alleviare il disagio. Parliamo di assunzione di antistaminici che diminuiscono i livelli di istamina nell’organismo e alleviano malesseri e disagi. Gli anticolinergici che riducono i sintomi se usati prima dell’esposizione all’acqua.

Ma anche creme o oli barriera è più indicato per le persone che praticano attività fisica o che hanno bisogno di entrare in contatto con l’acqua. Dovrebbe essere applicato prima dell’immersione nell’acqua, per alleviare il disagio. Nei casi più gravi, in cui di solito compaiono i sintomi dello shock anafilattico, il medico può anche prescrivere una penna preriempita di epinefrina, che deve essere sempre portata con sé in una custodia in modo che possa essere utilizzata in situazioni di emergenza.

Le informazioni divulgate in questo articolo non hanno alcun fine diagnostico e non devono essere prese in considerazioni per trattamenti. In caso di problemi è consigliato ascoltare un parere medico specializzato.

Pubblicato da
Isabella Insolia

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