Oggi vogliamo parlarvi dell’allergia alle arachidi. E’ piuttosto comune tanto tra gli adulti quanto tra i bambini. Il meccanismo scatenante alla base è lo stesso di qualsiasi altra allergia, cioè il sistema immunitario di chi ne è affetto riconosce le proteine degli arachidi come pericolose per l’organismo e di conseguenza cerca di combatterle attraverso la liberazione di istamina.
Con l’allergia alle arachidi non si scherza. Sapevate per esempio che è la causa più comune di morte per shock anafilattico dovuto dall’introduzione di un alimento? Probabilmente no. Eppure chi ne soffre spesso ha reazioni tutt’alto che leggere. Secondo gli studi svolti fino a oggi infatti, chi soffre di allergia agli arachidi ha un rischio maggiore di shock anafilattico rispetto alle persone che invece sono allergiche per esempio al latte o all’uovo.
Gli arachidi vengono erroneamente ritenuti “frutta secca”. In verità si tratta di legumi. Nonostante questo è facile che chi soffre di allergia agli arachidi sia allergico anche a qualche frutto secco. Secondo le statistiche, il 50% delle persone allergiche ai frutti secchi lo è anche agli arachidi.
Non dimentichiamoci poi della possibilità di allergie crociate oppure la contaminazione. Di solito avviene durante uno dei passaggi di produzione e imbottigliamento.
La causa dell’allergia agli arachidi l’abbiamo già vista prima. Alla base vi è sempre lo stesso meccanismo di tutte quante le allergie. Cioè il corpo riconosce come nemico una sostanza innocua e mette in circolo l’istamina, la responsabili dei sintomi tipici delle reazioni allergiche.
L’organismo non riconosce infatti due proteine contenute negli arachidi ed ecco che alza le proprie difese protettive. Da tenere in considerazione sono soprattutto i sintomi, in quanto saper riconoscere come si manifesta è importantissimo per la sua gestione.
La maggior parte delle persone allergiche agli arachidi manifesta sintomi piuttosto contenuti. Si parla soprattutto di:
Sono i sintomi più comuni dell’allergia agli arachidi però non sono gli unici. Anche se meno comune, esiste anche la reazione immuno-mediata che può provocare in chi soffre di questa allergia una reazione anafilattica in piena regola, la quale deve essere moderata a livello farmacologico. Può infatti portare a un vero e proprio stato di shock anafilattico e alla morte.
Di conseguenza l’unico modo per poter gestire davvero l’allergia in questione è escludere totalmente e in modo permanente gli arachidi, i suoi derivati e le sostanze che possono essere contaminate da questa sostanza.
L’allergia alle arachidi viene riconosciuta dalla persona a causa dei sintomi che si manifestano dopo averli assunti oppure per la comparsa di una vera e propria reazione anafilattica. Per avere però la certezza, specialmente in caso di sintomi lievi, che il problema inizia con gli arachidi e non con un altro prodotto, è bene procedere con i test allergologici alimentari.
Specialmente in una prima fase vengono prescritte:
Una volta riconosciuto il problema si può iniziare a “operare” in modo tale da prevenire futuri nuovi attacchi allergici.
L’unico vero rimedio è non mangiare arachidi, alimenti che lo contengono o che possono contenere qualche traccia. A differenza di altre tipologie di allegie, è davvero difficile che questa possa essere superata. Solo il 20% delle persone che ne soffrono la vedono scomparire nel tempo e la maggior parte di queste hanno sofferto almeno una volta di una reazione grave agli stessi.
Oltre a non poter mangiare la materia prima, gli arachidi, le persone che soffrono di allergia a questo prodotto alimentare devono sempre far attenzione alle etichette e assicurarsi che tra gli ingredienti di ciò che comprano non sono presenti gli arachidi. Tra i più comuni troviamo:
Infine vogliamo sottolineare che dovete far attenzione per esempio anche ai prodotti che potrebbero contenere l’olio di arachidi. Chi segue una dieta vegetariana dovrebbe far ancor più attenzione a comprare i prodotti confezionati in quanto gli arachidi vengono spesso usati come sostituti della carne.
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