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Alzheimer, arriva il farmaco che arresta la malattia

L’Alzheimer è una malattia degenerativa che porta alla perdita progressiva della memoria, inclusa l’incapacità a un certo punto di capire dove si trovano, come tornare a casa e di riconoscere i propri cari. E’ una malattia perciò che compromette davvero sia la vita di chi la subisce, sia di chi ha intorno. Fino a oggi ci sono stati diversi tentativi di trovare un farmaco e finalmente, sembra che sia finalmente arrivato.

Il nuovo farmaco contro il morbo di Alzheimer si chiama Aduhelm ed è stato approvato negli Stati Uniti. E’ l‘azienda farmaceutica Biogen ad averlo prodotto e secondo loro, questo farmaco riuscirà a migliorare la vita di milioni di persone, purché ovviamente hanno ricevuto una diagnosi precoce di Alzheimer.

Non mancano gli scettici nel mondo medico e della ricerca. In molti infatti stanno mettendo in dubbio sia la sua efficacia, sia le modalità adottate per approvarlo.

Aduhelm: come si approccia nei confronti della malattia

Il farmaco Aduhelm non è certo l’unico attualmente esistente, però quelli che abbiamo avuto a disposizione fino a oggi principalmente cercavano di trattare l’Alzheimer, però non riuscivano ad arrestare l’avanzare della malattia e poco potevano nelle forme avanzate.

L’Aduhelm non lavora sul sintomo ma sulla causa della malattia. Il suo scopo è quello di far progredire la malattia molto più lentamente. Interviene infatti sulle placche che si formano nei neuroni. Sono queste placche infatti a renderli un po’ alla volta sempre meno funzionali e reattivi.

Il principio attivo interviene sulla proteina (nota come betamiloide) ritenuta responsabile della formazione di queste placche e l’obiettivo perciò e proprio quello di rallentare il processo. Il medicinale non cura l’Alzheimer e non riduce i sintomi se già presenti, serve proprio a rallentare il processo dal principio.

La Biogen però non è stata la prima a fare questo passo. Negli anni sono state tante le aziende che hanno tentato proprio di intervenire sulla proteina betamiloide per bloccare l’Alzheimer. Tra queste troviamo noti importanti come la Pfizser e Roche. Nessuno però erano riusciti a bloccare l’accumulo di betamiloide.

Biogen però non rinunciò ed ecco che sviluppanono il farmaco e in linea teorica sembra riuscire aeliminare in modo efficace le placche proteiche. Il farmaco è stato testato su pazienti con sintomi lievi.

Test e risultati dell’Aduhelm

Inizialmente gli esiti erano positivi e incoraggianti. FU la terza fase, avviata nel 2017, a scoraggiare. Questo perché durante il test, il gruppo che assumeva il farmaco vero e proprio non aveva risultati tanto diversi da quelli che invece assumeva solo il placebo. Ecco che nel 2019 fu interrotta la sperimentazione.

Viogen avanzò una nuova anlisi dove dimostrava come il farmaco riusciva a rallentare in alcuni individui i problemi cognitivi. Da una parte si le ricerche dimostravano che l’Aduhelm effettivamente riduce di 1/3 l’accumulo di betamiloide, dall’altro però provocava nel 40% delle persone l’accumulo a livello celebrale di un fluido, condizione rischiosa.

Approvazione dell’Aduhelm

Nonostante in principio la FDA concluse che vi erano pochi dati per dimostrare la sua efficacia contro l’Alzheimer, alla fine decise di approvarlo perché comunque era da decenni che non venivano prodotti farmaci contro l’Alzheimer.

L’approvazione è legata al fatto che riesce effettivamente a ridurre la betamiloide, però per poter continuare a venderlo devono poter dimostrare che effettivamente ha benefici pratici nella vita delle persone. Se l’azienda non riesce a dimostrarlo può vedersi revocare l’approvazione.

Quanto costa l’Asuhelm

Per il momento si parla degli Stati Uniti, con 6 milioni di persone affette da Alzheimer su 330 milioni. La maggior parte di queste persone non possono, per motivi economici, accedere a terapie avanzate o se possono a livello economico, rischiano gravi effetti collaterali.

Il prezzo di Biogen, da somministrare in ospedale con flebo una volta al mese, ha un prezzo di listino di 56mila dollari. Con la propria copertura assicurativa, se questa lo copre, il costo scende a crica 10-25 mila dollari annuali. Rientra infatti tra i farmaci più costosi nel settore della medicina generale mai venduti negli USA.

I guadagni per l’azienda, stimando che circa 1 su 5 malati di Alzheimer lo usano regolarmente, si aggirano tra i 5 e i 6 miliardi di dollari. Il problema subentra della FDA dimostra che sono pochi o nulli i miglioramenti relativi alla progressione dell’Alzheimer. In questo caso Biogen dovrebbe risolvere diversi contenziosi sia con le società di assicurazioni sia con i pazienti stessi.

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