L’anello anticoncezionale è un’alternativa alla pillola anticoncezionale. Per molte donne risulta una soluzione più comoda perché evita l’incombenza di dover ogni giorno prendere la pillola. Si posiziona una volta e li resterà per tre settimane (21 giorni). C’è una settimana di pausa tra un anello e l’altro ed è il periodo in cui compaiono normalmente le mestruazioni.
Questo però non è l’unico vantaggio dell’anello vaginale. A differenza della pillola ha anche un dosaggio ormonale più contenuto. Viene erroneamente reputato un metodo contraccettivo locale, ma in realtà rientra sempre tra quelli ormonali.
L’anello ha un diametro di 5,4 centimetri ed è realizzato con un materiale sintetico flessibile. Deve essere inserito nella vagina affinché possa, grazie all’ambiente caldo e umido, rilasciare i propri ormoni. Deve essere utilizzato per tre settimane, dopo viene rimosso per una settimana e va posizionato uno nuovo dopo una settimana precisa.
E’ la donna a svolgere questo procedimento in autonomia. A differenza della spirale infatti, non c’è bisogno del ginecologo. Può essere comprato tranquillamente in farmacia con una ricetta del medico.
Il metodo di posizionamento è uguale a quello di un tampone, solo che va inserito in profondità. Per alcune donne potrebbe risultare più semplice l’applicazione utilizzando un gel lubrificante.
Lavarsi accuratamente le mani prima, per scongiurare il rischio di mettere nella vagina batteri.
L’anello deve essere piegato tra due dita e dopo essere inserito semplicemente spingendolo all’interno. La vagina automaticamente inizia ad allargarsi ed ecco che l’anello arriva verso il fondo. Li resterà fino a quando non si rimuove manualmente.
Come tutti gli anticoncezionali, l’anello vaginale ha lo scopo di scongiurare una gravidanza non desiderata. Per far questo blocca l’ovulazione naturale del corpo, modifica la consistenza del muco vaginale, in modo tale danderlo più denso e impedire il passaggio degli spermatozoi dalla cervice.
Inoltre modifica l’endometrio, assottigliandolo. In questo modo riduce del 99% il rischio che si impianti un ovulo.
Una volta inserito inizia a rilasciare dosi basse di ormoni, le quali vengono poi assorbite dal flusso sanguigno ed ecco che si blocca l’ovulazione.
Le controindicazioni e gli effetti collaterali di un anello anticoncezionale sono inferiori rispetto a quello della pillola perché ha dosaggi ormonali inferiori, tuttavia in alcuni casi non è raccomandato.
Per esempio a quelle donne dove vi è il sospetto di tumori ormono-dipendenti, a chi soffre di una malattia grave al fegato, se c’è una storia di trombosi venosa o di tipo arteriosa, chi soffre di diabete, di prolasso uterino, problemi cardiovascolari e alcuni tipi di tumori.
Possono esserci poi alcuni effetti indesiderati nel suo utilizzo. Tra questi troviamo il 5-6% di casi in cui compaiono per esempio mal di testa, vaginite, secrezioni bianche, un sanguinamento irregolare e leucorrea.
Molte volte le donne che lo utilizzano notano anche una tensione al seno. Può influire un po’ sul sesso perché alcuni uomini o donne lo sentono durante il rapporto.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali gravi sono piuttosto rari e sono gli stessi che si possono avere da una pillola, cioè embolia polmonare e flebite.
Alcuni farmaci comunque potrebbero ridurne l’effetto, come per esempio quelli antivirali, antitubercolosi, antiepilettici, antibiotici o psicostimolanti.
Molto dipende dalla donna però generalmente possiamo dire che l’anello ha alcuni vantaggi in più. Sono:
Alcune donne però trovano scomodo l’anello, spesso più per un fattore mentale che pratico. L’anello infatti non si nota, alcune persone lamentano però di notarlo durante il rapporto sessuale e questo forse è uno degli svantaggi maggiori. Altre invece hanno per esempio paura di perderlo e sono in costante ansia di controllare se è sempre al suo posto. In verità il rischio di perderlo è davvero basso. E se dovesse succedere? Nessun problema, basta sciacquarlo accuratamente con acqua calda e posizionarlo di nuovo. Non perde la sua efficacia.
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