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Aspirina: a cosa serve ed effetti collaterali

L’aspirina è uno dei farmaci più utilizzati. Questo perché è un analgesico, antipiretico, antinfiammatorio e antiaggregante. Viene prescritta dal medico in moltissime situazioni differenti, però non dobbiamo mai dimenticarci dei suoi effetti collaterali.

Stiamo parlando di uno dei farmaci più utilizzati al mondo. Gli esperti stimano che ogni anno vengono consumate nel mondo circa 40.000 tonnellate di aspirina. A oggi è considerato dall’OMS uno dei farmaci indispensabili e che mai può mancare.

Quando utilizzare l’aspirina

Come analgesico l’aspirina viene utilizzata per poter alleviare i dolori lievi. Come antipiretico per poter diminuire la febbre e come antinfiammatorio per ridurre le infiammazioni e di conseguenza tutti i sintomi associati.

Come antiaggregante l’aspirina viene usato per fluidificare il sangue. E’ un medicinale spesso prescritto dal medico anche sul lungo periodo per poter prevenire gli attacchi cardiaci ma anche gli episodi di trombosi. Alla stessa maniera e in piccole dosi può essere somministrata subito dopo l’infarto così da ridurre il rischio che si presenti un secondo infarto oppure la necrosi del tessuto cardiaco.

Vediamo adesso un po’ più nel dettaglio i casi maggiormente comuni in cui viene utilizzata l’Aspirina.

  • Dolori comuni: L’aspirina è ampiamente utilizzata quando si presentano dolori comuni come per esempio il mal di gola e il mal di testa. Questo perché ha lo stesso effetto antidolorifico del paracetamolo. La differenza principale tra i due farmaci è che l’aspirina può avere maggiori affetti collaterali a livello gastro intestinale. Nel caso di emicrania, ha tra il 50 e il 60% di possibilità di apportare sollievo. Nel caso di cefalea tensiva episodica invece, un 60-75%.
  • Raffreddore: L’aspirina viene consigliata dal medico quando c’è da combattere per esempio febbre e raffreddore. Se assunta con febbre a 39 per esempio, nel giro di tre ore la porta a 37,5 gradi. Questo quando viene assunto un grammo di aspirina. I primi benefici invece per i sintomi del raffreddore si vedono dopo 30 minuti.
  • Problemi cardiovascolari: l’aspirina può essere assunta a bassi dosaggi per poter inibire l’aggregazione piastrinica. Diminuisce il rischio di ischemie. E’ usata per curare pericardite, infarto miocardico acuto e coronaropatia. Viene consigliata infine per prevenire l’infarto e altre malattie cardiovascolari.
  • Tratta il dolore postoperatorio: viene prescritto dal dentista per esempio per gestire il dolore dovuto all’estrazione di un dente. Per farlo, occorre assumere il massimo, cioè 1 grammo di aspirina. Risulta però meno efficace dell’ibuprofene. Inoltre per l’effetto antiaggregante va analizzata bene la situazione e valutare o meno se prescriverla.
  • Antinfiammatorio: come antinfiammatorio è di agrande aiuto in diverse circostanze, per esempio per chi soffre di febbre reumatica, artrite reumatoide e patologie infiammatorie delle articolazioni.

Controindicazioni dell’aspirina

Non deve essere aspirina se si è allergici o intolleranti a: ibuprofene, naprossene, salicilati e in genere agli antinfiammatori. Non va assunta nemmeno da chi soffre di asma o chi è affetto da emofilia così come le altre patologie che riguardano la coagulazione sanguigna. I soggetti che soffrono di una carenza genetica di glucosio-6-fosfato deidrogenasi rischia anemia emolitica assumendo aspirina. Non va assunta in caso di febbre Dengue, patologie renali, gotta e iperuricemia.

Deve invece essere usata con la massima prudenza e sempre sotto l’attenzione medica da coloro che soffrono di ulcera peptica, gastrite e diabete. Non deve essere assunta insieme all’alcool perché aumenta il rischio di emorragia gastrica.

Effetti collaterali dell’aspirina

Quali sono invece i principali effetti collaterali dell’aspirina?

  • Problemi gastrointestinali: aumenta il rischio di emorragia gastrointestinale. Un rischio che cresce se l’aspirina viene assunta con ulteriori antinfiammatori.
  • Problemi per il sistema nervoso centrale: sono stati fatti alcuni esperimenti a riguardo, questo però sui topi. Sembra infatti che alte dosi di aspirina possono interferire negativamente sull’acido arachidonico e i recettori NMDA, tutto questo può portare alla comparsa di acufeni.
  • Sindrome di Reye: si tratta di una grave patologia che può colpire bambini e adolescenti. Porta ad encefalopatia acuta e steatosi epatica. Per questo il Ministero della Salute sconsiglia l’assunzione ai bambini con meno di 16 anni.
  • Orticaria: anche se è rara la reazione allergica epidermica, può comparire l’orticaria. Questo di solito è provocato da un’intolleranza ai salicilati.
  • Rischio di emorragie: soprattutto dopo gli interventi chirurgici. Tale condizione può perdurare fino a 10 giorni.
  • Angioedema: può provocarlo se assunto insieme a un altro fans e la sua comparsa è all’incirca dopo sei ore.

Dosi e assunzione dell’aspirina

In caso di mal di testa le dosi consigliate dal medico sono di 500 mg, da assumere 2 o 3 volte al giorno. In caso di febbre o altrite possono essere assunte dosi superiori fino a 4 volte al giorno.

Per la prevenzione dell’infarto miocardico invece, viene assunto in piccole dosi, all’incirca il medico prescrive tra i 75 e i 100 mg e una sola volta al giorno.

Il sovradosaggio da aspirina può portare a conseguenze molto gravi. Quando vengono assunte dosi massicce tutte in una volta, il rischio di morte è del 2%. In caso di assumere dosi più alte di quelle consigliate per un lungo periodo porta a un avvelenamento cronico e un rischio di morte del 25%.

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