L’aumento dell’appetito è un sintomo che non dovrebbe mai essere sottovalutato. E’ noto anche con il termine di iperfagia o polifagia. Quando ciò accade è perché il fabbisogno normale dell’organismo non è più lo stesso e il cibo assimilato nell’arco della giornata non riesce a soddisfare i bisogni. Ecco che si tende a mangiare di più.
Non tutte le situazioni sono allarmanti. E’ normale in alcuni casi avere più fame. Per esempio è comune negli adolescenti e in generale nel periodo di crescita, ma anche dopo aver praticato un’intensa attività sportiva. O un giorno è possibile che una persona abbia più fame del solito.
Esistono però una serie di cause patologiche legate appunto a questo crescente bisogno di mangiare. Non tutte sono gravi, però nella maggior parte dei casi nessuna deve essere sottovalutata.
Cause dell’aumento di appetito
C’è anche chi è abituato all’aumento e alla riduzione di appetito a fasi alterne. Fasi che spesso durano anche mesi o anni. Alla base molto spesso vi sono disturbi psicologici come ansia e depressione.
Avete presente quando si dice “il nervoso mi fa mangiare di più” o al contrario “mi chiude lo stomaco?”. Ecco, forti condizioni di stress possono provocare il bisogno di mangiare tanto o mangiare troppo poco, portando di conseguenza a condizioni di aumento e riduzione di peso drastici.
Questa situazione viene troppo spesso sottovalutata da chi la vive, perché deriva “semplicemente” dallo stress. In verità occorre intervenire perché questo privare il corpo del cibo a fasi alterne con il somministrarne troppo non può far altro che male all’organismo.
Questa non è certo l’unica causa. Questo bisogno di mangiare di più può dipendere anche da una serie di malattie fisiologiche come:
- Allergie o intolleranze alimentari
- Problemi a livello endocrino, come nel caso dell’ipertiroidismo
- Disordini del metabolismo, dove il più comune è il diabete mellito
- Alcune lesioni nervose, in particolar modo viene evidenziato il tumore che colpisce il tronco cerebrale
- Malattie che interessano il tratto digerente, come l’ulcera gastrica e l’ulcera duodenale
Può essere una condizione comune anche nelle donne che si trovano nella fase premestruale, oppure chi assume alcuni farmaci in particolar modo i contraccettivi orali, gli antidepressivi e i corticosteroidi.
Infine una delle cause di questo aumento dell’appetito incontrollato e improvviso è la bulimia, malattia che porta le persone ad abbuffarsi e procurarsi poi il vomito per non aumentare di peso.
Come diagnosticare le cause dell’aumento dell’appetito
L’aumento dell’appetito occasionale può non essere preoccupante. Se invece si vede che persiste ed è seguito da altri sintomi è importante rivolgersi al medico per una diagnosi più completa.
Il medico oltre a consigliare un esame fisico completo farà una serie di domande al paziente per capire qual è la più probabile delle condizioni.
Oltre al chiedere se sta assumendo farmaci o integratori, si informerà su un’attuale dieta in corso, se oltre all’aumento dell’appetito vi è anche l’aumento di peso oppure un calo,se vi sono state modifiche a livello alimentare, se c’è un aumento della sete e della minzione, se in passato è già stata diagnosticata una malattia cronica, se si svolgono sport, se si usano droghe o si fa abuso di alcol, se ci si sente depressi o stressati o se vi sono altri sintomi fisici collegati.
Se vi è il sospetto di malattie fisiche, allora il medico di solito prescrive un’esame del sangue, il test per verificare se la tiroide funziona bene e in alcuni casi anche una valutazione psicologica.
Come intervenire sull’aumento dell’appetito
Il modo migliore per intervenire su questa situazione è proprio quello di seguire le indicazioni del medico. Non è invece consigliato usare per esempio soppressori dell’appetito senza che sia il medico eventualmente a prescriverli.
Questo perché sia che alla base vi sia un problema fisiologico, sia che vi sia un problema psicologico, deve essere affrontato alla radice. Solo in questo modo è possibile riportare questo bisogno di mangiare alla normalità.