La birilubina alta è un problema che può presentarsi per via di una serie di patologie più o meno gravi. Vediamo perciò quali sono le cause, i sintomi e come comportarsi in caso di iperbilirubinemia.
Partiamo dal descrivere cos’è la bilirubina. Si tratta di un pigmento che viene prodotto dal corpo. E’ uno scarto endogeno e deriva principalmente dalla naturale degradazione dell’emoglobina. La bilirubina ha un colore giallo-arancione.
E’ normale che il corpo la produca, questo perché come abbiamo visto si tratta di uno scarto dell’emoglobina. Ricordiamo che i globuli rossi terminano il loro naturale ciclo vitale nel giro di circa 120 giorni ed ecco che, quando arrivano ad affrontare la “vecchiaia” rilasciano emoglobina.
L’emoglobina, nello specifico il gruppo EME, viene sottoposto a una serie di reazioni enzimatiche all’interno della milza. Ed è qui che si trasforma in bilirubina. La bilirubina in questo momento viene definita indiretta e non coniugata. Non è infatti solubile all’interno dell’ambiente acquoso.
Arriva il momento in cui diventa solubile ed ecco che va a percorrere le vie biliari con la bile che è stata ottenuta dalla colecisti.
La bilirubina quando arriva nel duodeno si converte in urobilinogeno. Ed è qui che per la maggior parte viene eliminato con le feci. Solo un 15 o 20 % invece viene riassorbita a livello intestinale e torna al fegato.
Quando vi sono problemi a livello di fegato, ecco che la bilirubina stalla qui e si parla perciò di iperbilirubinemia. La pelle e gli occhi assumono così una tipica colorazione giallastra. Si parla quindi di ittero.
I valori della bilirubina possono essere analizzati solo attraverso le apposite indagini di laboratorio. L’esame che comunemente viene richiesto è quello del dosaggio della bilirubina totale e diretta grazie al metodo colorimetrico di Jendrassik-Grof. Serve quindi procedere con l’estrazione di un campione di sangue.
I valori di bilirubina ematica totale sono fisiologici quando hanno una concentrazione di 0,2 e 1,1 mg/dL. La bilirubina ematica diretta invece, ha una concentrazione tra lo 0 e lo 0,25 mg/dl.
Nel momento in cui si sottraggono dalla bilirumina totale i valori della diretta, ecco che sappiamo quali sono i valori della bilirubina ematica indiretta.
Quando la totale raggiunge circa 1,6 e 2,2 mg/dl si parla di una condizione di sub-ittero. Si parla di ittero invece quando si ha una concentrazione che va da 2,2 a 2,5 mg/dl, ma questi valori possono essere ampiamente superati.
Vediamo adesso quali sono le cause della bilirubina alta.
Alla base di questo problema troviamo un’alterazione che avviene a livello dei globuli rossi al momento della loro distruzione. Le principali cause sono due forme di anemia, la beta-talassemia e l’anemia falciforme. Portano infatti a un aumento dei livelli di bilirubina.
Però non sono le uniche cause, alcune sono più gravi di altre. Ci sono condizioni ereditarie che alterano le capacità del fegato di poter convertire la bilirubina. Tra queste troviamo per esempio la sindrome di Gilbert e quella di Crigler Najjar.
Più comunemente nel caso della bilirubina indiretta alta troviamo l’assunzione di alcuni farmaci che la possono influenzare. Come i farmaci steroidei oppure il rifampicina, un antibiotico.
Nel caso invece della bilirubina diretta alta, vi sono alcune patologie epatiche che possono avere diversi tipi di cause. Vanno a ostacolare l’escrezione della bile già a livello del fegato. Tra queste malattie troviamo per esempio la cirrosi epatica, l’epatite tossica o virale o affezioni ereditarie come quella di Rotor oppure di Dubin-Johnson.
Può trattarsi anche di un’ostruzione delle vie biliari per esempio, oppure la formazione di tumori a livello di fegato e di pancreas.
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