Qualche settimana fa, Brad Pitt ha parlato del suo dramma personale che gli sta causando un serio disagio. È una patologia che non gli permette di riconoscere più i volti. Ma di che cosa si tratta?
L’attore soffre di una malattia che non è altro che un disturbo neurologico che ostacola la capacità di riconoscere i volti. A raccontare di avere la patologia è stato proprio lui in una recente intervista che lo ha spinto a confessare qual è il suo dramma e che il fatto di non riconoscere le persone potrebbe far pensare a tutti che sia antipatico e scostante. Una condizione che lo fa soffrire. Andiamo a conoscere i dettagli.
Non è un bel momento per quanto riguarda la vita privata di Brad Pitt. Dopo il divorzio dalla bella e famosa attrice Angelina Jolie con la quale era sposato ed è diventato padre, l’attore continua ad essere al centro dell’attenzione mediatica. Al di là della battaglia legale per l’affidamento dei figli, nei mesi scorsi l’attore ha confessato pubblicamente che soffre di una malattia alquanto curiosa e che ha destato l’interesse dei media internazionali.
L’attore premio Oscar ha riferito di soffrire di prosopagnosia, una malattia che ha da qualche tempo ma che sembrerebbe nessuno voglia credergli, come ha lamentato lui stesso. L’attore ha rivelato che molti conoscenti lo considerano antipatico perché non si ferma a salutarli. Ma ci ha tenuto a sottolineare che non li saluta non perché è scortese, ma perché è affetto da una malattia che non gli consente di riconoscere, identificare e percepire i volti delle persone.
Il pluripremiato attore hollywoodiana ha dichiarato in una nuova intervista a GQ di soffrire di cecità facciale, nota anche come prosopagnosia, che gli rende difficile ricordare i volti delle persone. Una patologia che non gli è stata diagnosticata ufficialmente, come lui stesso ha confessato. Nonostante ciò, Pitt è certo di averlo e per questo spesso non si ferma a parlare e salutare individui che lo conoscono. Teme che il suo problema abbia dato alle persone l’impressione di essere distante.
Ma che cos’è la prosopagnosia? È un disturbo neurologico che può rendere difficile per gli individui che ce l’hanno riconoscere anche familiari o amici stretti, questo secondo il National Institutes of Health. Alcune ricerche mostrano che può colpire fino a 1 persona su 50 in una certa misura. Si tratta di un tipo di agnosia, cioè un’alterazione della percezione che ci impedisce di riconoscere le informazioni sensoriali che riceviamo.
Ci sono tre tipi di prosopagnosia a seconda dell’area cerebrale in cui si manifesta e che possono comparire singolarmente o mostrare più di un tipo. In linea generale parliamo di riconoscimento dei volti dei parenti, riconoscimento di volti famosi e riconoscimento dei gesti facciali. Inoltre, il processo in cui si osserva il deficit di riconoscimento facciale fa classificare la prosopagnosia in due aree: la appercettiva, dove i volti non vengono percepiti, e associativa, dove il deficit è associato al recupero di informazioni relative al volto.
La malattia del cervello che affligge Brad Pitt può avere una causa congenita, quindi le difficoltà possono essere osservate fin dall’infanzia o addirittura passare inosservate se la persona è in grado di sviluppare strategie per compensare questo deficit e la sua vita quotidiana scorre senza intoppi. La prosopagnosia congenita o evolutiva di solito non presenta alcuna lesione nel cervello ed ha carattere genetico ed ereditario.
La patologia, inoltre, può anche essere causata da un danno cerebrale acquisito, come si legge sul portale My-personaltrainer. L’origine più comune di questo danno cerebrale risiede nel fatto di aver subito delle lesioni al cervello. Parliamo ad esempio di un ictus bilaterale o interessare l’emisfero destro del cervello. È possibile anche essere in presenza di tumori cerebrali, purché colpiscano quelle aree occipitali del cervello, nonché secondarie all’insorgenza della malattia di Alzheimer, o a traumi.
Come qualsiasi altra malattia, anche in questo caso ci sono dei sintomi che sono più comuni degli altri e che sono stati confermati anche da Brad Pitt. Al di là del fatto di non riconoscere i volti, che è quello più noto, nei casi più gravi c’è anche quello di non riconoscere i propri parenti o il proprio riflesso nello specchio. Uno status che può provocare un serio disagio nelle persone.
Una condizione che può provocare anche altri sintomi come la fobia sociale, così come il disturbo d’ansia sociale che è strettamente legato. C’è anche una difficoltà nelle relazioni sociali, parliamo del fatto che è complicato instaurare solidi rapporti con parenti e amici, così crearne di nuovi, sia per quanto riguarda il lato privato che professionale. A ciò potrebbe portare anche momenti di depressione per via di queste difficoltà.
La prosopagnosia congenita non ha un trattamento ben specifico. Mentre, quando si parla di prosopagnosia dovuta a danno cerebrale acquisito, l’obiettivo è trattare la causa che l’ha generata. Detto ciò, le persone possono essere aiutate a sviluppare strumenti che permettano loro di rilevare particolari caratteristiche delle persone, come i capelli, il modo di parlare o di camminare, la forma del viso, le cicatrici, i nei, il tono di voce. L’obiettivo della neuroriabilitazione è quello di fornire alle persone gli strumenti affinché possano condurre una vita il più normale possibile.
La prosopagnosia congenita non può generalmente essere prevenuta. In ogni caso, si consiglia sempre quello di condurre uno stile di vita sano che mantenga il cervello in forma. Per questo, è conveniente seguire dei suggerimenti come l’esercizio regolare, evitare la sedentarietà, controllare i fattori di rischio vascolari, come ipertensione , diabete o colesterolo. Poi ancora è bene rimanere intellettualmente attivo, promuovere le relazioni sociali, evitare lo stress, dormire le giuste ore, mantenere una dieta equilibrata, non fumare e limitare alcol.
Le informazioni che sono scritte all’interno dei paragrafi hanno uno scopo solo divulgativo, sono riprese da magazine specializzati e non vogliono andare a sostituire un parere esperto. In caso di diagnosi e trattamenti è opportuno rivolgersi al proprio medico curante che potrebbe rimandare ad uno specialista del settore.
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