Mentre le statistiche variano da paese a paese, ci sono prove coerenti che gli uomini hanno maggiori probabilità di contrarre il cancro rispetto alle donne: ecco qual è il motivo e come stanno le cose.
Un nuovo aggiornamento rilasciato dalla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro ha rivelato che in genere gli uomini si ammalano di più di tumore rispetto alle donne. Tuttavia, rispetto a queste ultime, hanno una difficoltà maggiore nel parlare dei problemi di salute e cercare aiuto negli esperti. Andiamo a conoscere i dettagli e come stanno le cose.
Il motivo per il quale il cancro colpisca più gli uomini che le donne nel corso della vita non è ancora chiaro del tutto. Le ragioni di questa differenza hanno diverse teorie. Alcune ipotesi, come si legge sul sito ufficiale dell’AIRC, riguardano i fattori ambientali e legati allo stile di vita, in quanto storicamente il genere maschile è più esposto ad incontrare agenti cancerogeni come fumo e raggi ultravioletti. Sono stati citati anche il peso che ha l’alimentazione ed il consumo di alcol che in genere è più elevato.
Tra le ipotesi fatte c’è anche quella che riguarda i fattori biologici, in quanto i livelli più elevati di testosterone possono favorire la crescita cellulare. È stato anche dimostrato che l’altezza che è più alta negli uomini contribuisce alla suscettibilità al cancro. Altre influenze biologiche possono essere correlate a differenze nella risposta immunitaria, nonché differenze cromosomiche. È stato notato che il sistema immunitario nelle donne è più forte rispetto agli uomini.
Si è puntato il dito anche al fatto che gli uomini siano meno disponibili nel chiedere aiuto e quindi tendono a non cercare assistenza. In genere, le donne tendono ad avere contatti con gli operatori sanitari. Gli uomini, d’altra parte, hanno meno probabilità di cercare aiuto medico a meno che non vi sia un motivo significativo di preoccupazione, come il dolore o altri sintomi più evidenti. Questo rende più facile perdere i primi segni di cancro.
Cancro, l’importanza delle visite per la prevenzione
Per fortuna, i tassi di mortalità sono scesi negli ultimi anni. Tuttavia, questi sono influenzati in maniera notevole dall’accesso e dai risultati delle attività di controllo e prevenzione della malattia. È sempre importante e consigliato fare screening e test per entrambi i sessi, così da ridurre i fattori di rischio. I primi tre tumori più diagnosticati negli uomini sono riguardano polmone, colorettale e prostata.
Come ogni professionista della sanità pubblica sa, l’unico modo per ridurre sostanzialmente l’incidenza e la mortalità per qualsiasi malattia è attraverso la prevenzione. Proprio per questo motivo ci sono a disposizione delle figure mediche professionali che sono in aiuto alle persone. Si tratta di andrologi, proctologi e urologi. Tutti loro sono indispensabili per la prevenzione e la cura tumorale negli uomini. Andiamo a vedere e conoscere nel dettaglio queste figure.
Chi è l’andrologo?
L’andrologo è un medico specialista che si occupa del sistema riproduttivo maschile e dei problemi urologici presenti solo negli uomini. L’andrologia è l’equivalente diretto della ginecologia, anche se non è riconosciuta come una specialità distinta. È una figura affine all’urologo, ma non è un professionista che può andare a sovrapporsi a questo. Gli specialisti in andrologia si occupano di tutti i problemi della salute maschile.
Pertanto, qualsiasi problema medico che è unico per gli uomini e sperimentato in modo univoco nel corpo maschile può essere affrontato da questo specialista. Tra le condizioni che tratta c’è anche chi soffre di cancro alla prostata, al pene e ai testicoli. L’andrologo si occupa anche della prostatite, disfunzione erettile, infertilità, varicocele, idrocele, balanite, torsione testicolare ed eiaculazione precoce.
Chi è il protcologo?
I proctologi sono chirurghi specializzati nella diagnosi e nel trattamento di problemi al retto, all’ano e al sistema gastrointestinale. È una figura meglio conosciuta con il termine chirurgo del colon-retto o chirurgo del colon e del retto. Il termine “colorettale” è una combinazione dei termini “colon” e “rettale” e si riferisce al tratto digestivo inferiore insieme all’ano e al pavimento pelvico.
Le condizioni comuni trattate da un proctologo sono il cancro che può colpire il colon, il retto o l’ano. Il danno rende difficile la digestione del cibo e il passaggio delle feci. Se non trattato, il cancro nel tratto digestivo inferiore può diffondersi in altre regioni del corpo. Tra le sue competenze c’è anche chi soffre di costipazione, morbo di Crohn, emorroidi, incontinenza ed, infine, della sindrome dell’intestino irritabile.
Chi è l’urologo?
Un urologo è un medico specializzato in condizioni che colpiscono il tratto urinario in uomini, donne e bambini e malattie che colpiscono il sistema riproduttivo. Gli urologi trattano condizioni comuni e malattie più rare che colpiscono tutti e alcune che colpiscono solo uomini o solo donne. Alcune di queste condizioni includono: infezioni del tratto urinario, l’incontinenza urinaria, sangue nelle urine, ingrossamento della prostata, cistite interstiziale.
Tuttavia, è compito di questa figura curare anche malattia più gravi come il cancro della vescica, dei reni e della prostata. Ma hanno come pazienti anche coloro che soffrono di disfunzione erettile, calcoli renali, prolasso degli organi pelvici, problemi congeniti del tratto urinario. Alcuni urologi possono esercitare senza fare un intervento chirurgico, ma possono anche intervenire chirurgicamente.