La carnitina e le sue funzioni
Piuttosto di frequente, quando la dieta seguita non basta per poter garantire un ottimo apporto di carnitina, ecco che si fa ricorso degli integratori basati proprio su questa sostanza. E si tratta di una sostanza che chi fa bodybuilding conosce molto bene, dato che un supplemento di carnitina permette di sfruttare anche un quantitativo di energia superiore rispetto al solito. Non solo, dal momento che tale sostanza va a svolgere diverse azioni positive per tutto il corpo umano.
La principale funzione della carnitina
Questa sostanza opera alla stregua di carrier mitocondriale relativo agli acidi grassi per arrivare proprio nel punto in cui questi ultimi verranno smaltiti mediante un processo di degradazione. In poche parole, la carnitina garantisce un ruolo di consumo e smaltimento di tutti questi acidi grassi. Dal punto di vista biochimico, però, si sottolinea il suo legame con i tioesteri acil-coA, che vengono prodotti da parte della reazione di acidi grassi, in maniera tale che questi ultimi possano penetrare all’interno della membrana mitocondriale ed essere impiegati per creare energia.
La funzione della carnitina
Questa sostanza svolge un ruolo fondamentale sotto il profilo chimico. Infatti, è correlata a tante funzioni svolte all’interno del corpo umano. La carnitina, in presenza di una buona concentrazione di vitamina C, infatti, è in grado di condizionare positivamente il benessere del fegato, ma anche dei reni. Un altro compito è quello di contribuire al consumo dei grassi. Inoltre, la carnitina si occupa anche di trasportare gli acidi grassi nei confronti di un luogo ben definito all’interno delle cellule, ovvero nei mitocondri. Ed è proprio quest’ultimo compito che ha un legame stretto e diretto con la produzione di energia. Inoltre, la carnitina permette anche di eliminare i vari scarti che arrivano dai mitocondri.
Quali sono gli effetti benefici correlati al suo utilizzo?
L’impiego di un integratore a base di carnitina può essere legato a vari obiettivi tra cui certamente quello complessivo di raggiungere un miglioramento sotto il profilo delle performance fisiche. Questo può avvenire visto che viene prodotto un maggior quantitativo di energia. Un consumo supplementare di questa sostanza può essere particolarmente utile anche nei soggetti di età avanzata che hanno a che fare con sensazioni di fatica e stanchezza, anche se in questo caso i benefici non sono prolungati. Infatti, le terapie di oltre tre mesi non garantiscono ulteriori miglioramenti.
Il dosaggio corretto
La funzione di migliorare e incrementare le performance è molto importante e, proprio per tale ragione, sono gli atleti coloro i quali utilizzano con la maggiore frequenza integratori a base di carnitina. Secondo numerosi studi, il dosaggio migliore è quello fissato in circa 2 grammi al giorno. Superata questa soglia, infatti, non sono stati riscontrati ulteriori effetti benefici sulla produzione di energia. In ogni caso, prima di procedere con l’assunzione di tali integratori, è sempre meglio consultare il proprio medico curante, in modo tale da essere informati sulle possibili controindicazioni.
La carnitina negli alimenti
In natura, questa sostanza si trova concentrata in modo particolare nella carne, ma anche nei latticini, in alcuni frutti come l’avocado e nei semi di soia. Il fabbisogno quotidiano di carnitina si aggira intorno agli 80 mg per kg di peso del corpo. L’organismo umano, in relazione a tale limite giornaliero, è in grado di provvedere alla sintesi solamente di 20 mg. Quindi, una dieta non vegetariana fornisce un quantitativo di carnitina compreso tra 100 e 300 mg al giorno. Una dieta vegetariana, invece, deve essere opportunamente modificata prediligendo alimenti che siano ricchi di tale sostanza. Ad esempio, si consiglia di mangiare cavolini di Bruxelles, semi e noci, albicocche, banane, asparagi, grano saraceno, barbabietole, legumi, crusca e germe di grano.