Il singhiozzo può essere un aspetto da non sottovalutare. In certi casi, questo disturbi sa come essere davvero fastidioso. Ma come fermarlo? Vediamo cause e conseguenze.
Tra i disturbi più semplici ma fastidiosi troviamo certamente il singhiozzo. Questo può palesarsi in qualsiasi momento e può portare un certo grado di fastidio. Come ben sappiamo sulle cause e su come farselo passare ci sono tante linee di pensiero. Dal bere a piccoli sorsi fino a trattenere il fiato, le modalità ‘fatte in casa’ sono davvero varie.
Partiamo con il dire che il singhiozzo è un fenomeno che si lega a delle contrazioni ripetute e involontarie del diaframma. La contrazione del muscolo durante la fase di inspirazione e si distende durante l’espirazione. Tutto viene innescato dall’irritazione del nervo frenico che controlla proprio le contrazioni del diaframma.
Ci sono molte situazione che possono incidere sul nostro organismo e su noi stessi. Possiamo parlare anche delle mani e della sua circolazione. In questo caso ci sono dei rimedi adeguati per migliorarla. Tornando al nostro discorso, il singhiozzo può innescarsi a seguito di varie modalità. Inoltre coinvolge anche più parti del sistema nervoso.
Come abbiamo visto, questo disturbo si manifesta in modo completamente improvviso. Ci sono degli accorgimenti per poter prevenire questo disturbo. Secondo quanto riportato da settori specializzati, bisogna in prima battuta evitare una rapida ingestione di cibo e liquidi. Masticare bene il cibo e limitare l’assunzione di alcolici. Inoltre evitiamo anche l’inserimento di alimenti troppo caldi o eccessivamente freddi.
Le conseguenze sul nostro corpo possono essere varie. Come sappiamo, attorno al singhiozzo ci sono tantissimi miti, alcuni falsi. Questo perché si è tanto discusso di questo ambito. Non sorprende il fatto che un singhiozzo troppo prolungato possa portare a qualche tipo di malattia.
Già nell’antichità, Ippocrate consigliava un metodo che viene eseguito ancora adesso. Si tratta di aspirare profondamente e trattenere il fiato per un massimo di 25 secondi. Tale pratica permette di rilassare il diaframma così da risolvere la situazione.
Ci sono altri metodi come segnalato dal portale dell’Humanitas. Si può assumere acqua a piccoli sorsi, oppure favorire uno starnuto. Altro ancora possiamo inghiottire in modo rapido un po’ di zucchero oppure dell’aceto o succo di limone puro.
Ci sono due scenari in cui va inserito questo disturbo: uno scenario momentaneo e uno persistente. Se notiziamo che questo non va proprio via allora dobbiamo rivolgerci al nostro medico di fiducia oppure al Pronto Soccorso così da eseguire tutti gli accertamenti del caso. Ci può essere anche la somministrazione di medicinali. Si può arrivare anche, in alcuni casi, all’intervento chirurgico per intervenire sui nervi frenici.
Le informazioni di questo articolo hanno scopo divulgativo. Non devono essere prese come in sostituzione di una consulenza medica o specialistica. Inoltre, non devono in alcun modo sostituire diagnosi eseguite o piani terapeutici.
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