Lo scorso marzo, il celebre attore Bruce Willis aveva svelato al mondo la sua malattia. L’attore è stato costretto a ritirarsi per colpa dell’afasia. Ma come sta oggi? La verità è stata svelata da Sylvester Stallone. Le notizie, però, non sono positive.
Il settore del cinema, lo scorso marzo, è stato raggiunto dalla notizia della malattia dell’attore americano. Una notizia che ha sconvolto il mondo e che ha portato l’artista a ritirarsi dalle scene. Tutto per colpa dell’afasia che sta condizionando il suo presente. A distanza di mesi, arrivano aggiornamenti sulle sue attuali condizioni. Queste sono state fornite dall’amico e collega Sylvester Stallone.
Bruce Willis è stato un attore non solo amato dal grande pubblico ma anche dagli addetti ai lavori. Il grande apporto umano e artistico dato a questo mondo è stato sicuramente apprezzato. Cosa che lo ha portato ad essere uno degli artisti più di successo della storia recente. Come detto, però, l’aggravarsi della malattia cognitiva lo ha portato lontano dal suo mondo. Cosa che ha fatto male a tanti fan.
Hollywood ha visto vari casi di grandissimi interpreti legati ad alcune patologie. Brad Pitt non riesce a riconoscere più i volti. Anche in questo caso, si parla di un dramma profondissimo e personale. Proprio come che ha coinvolto Bruce Willis. Le parole di Sylvester Stallone non lasciano dubbi.
Bruce Willis e l’afasia, le sue condizioni: le parole di Sylvester Stallone
Bruce Willis sta vivendo la sua malattia con il massimo della riservatezza. A fare luce sulla sua condizione è stato Sylvester Stallone che è tornato a parlare all’Hollywood Reporter. L’attore ha svelato che il suo collega e amico è isolato dopo l’annuncio della sua drammatica malattia.
Stallone continua raccontando di come Willis stia attraversando un momento a dir poco duro. Dice: “Vive in una sorte di segregazione. È tristissimo, mi distrugge saperlo così“. I due sono stati insieme sul set, li ricordiamo nella serie “I Mercenari“. E fin dal primo momento Stallone si è mostrato vicino a Bruce Willis. Stallone ha parlato delle sue condizioni anche sul red carpet di Tulsa King. In quella occasione, l’attore sottolineò come la vita sia fragile. Per questo bisogna cogliere l’attimo.
In vista del suo ultimo lavoro, parliamo di Paradise City. Pellicola in cui lo vede al fianco di John Travolta. Il New York Times ha svelato di come Willis sia presente e consapevole. Anche se le poche scene in cui è presente sono editate e, forse, doppiate da un altro attore con la voce simile alla sua.
Che cos’è l’afasia?
L’afasia è un disturbo del linguaggio acquisito che porta all’alterazione della capacità di comprensione e/o di esprimere le parole. Questo disturbo può incidere su più aspetti del processo di produzione, elaborazione e comprensione del linguaggio sia scritto che orale.
Le cause dell’afasia
Questo disturbo è acquisito perché si lega alla perdita di una funzione appresa. Come è acquisita anche la lesione cerebrale che porta all’afasia. Questo evento può nascere sia improvvisamente tramite eventi traumatici o vascolari. Oppure in maniera lenta e progressiva.
Come riportato dal portale mypersonaltrainer, la lesione è focale e riguarda, anche solo parzialmente, le “aree del linguaggio” dell’emisfero sinistro. In base all’area, il disturbo viene diviso in recettivo ed espressivo. Oppure si possono avere afasie globali e afasie progressive.
I sintomi dell’afasia
I sintomi comuni sono vari. Possono sorgere problemi di lettura o comprensione della lingua parlata. Linguaggio ripetitivo; non si riesce a rendere conto degli errori nello scrivere e nel parlare. Si ha difficoltà nel trovare la parola giusta e si inventano termini al posto delle parole che si vogliono dire.
Si possono anche pronunciare frasi brevi o incomplete o parole senza alcun senso. Fino ad arrivare a sostituire una parola o un suono con un altro.
Le informazioni di questo articolo hanno solo scopo divulgativo. Non hanno in alcun modo la pretesa di sostituire una consulenza da uno specialista. In caso di diagnosi o piano terapeutico meglio attenersi a quanto riferito dal nostro medico.