I farmaci corticosteroidi sono ampiamente utilizzati per una serie di problemi di salute. Vengono infatti utilizzati come antinfiammatori e immunosoppressori. Vediamo cosa sono, quando e come agiscono, quali tipologie esistono e quali sono i possibili effetti collaterali.
I corticosteroidi vengono ottenuti da una sintesi. Queste molecole infatti hanno una struttura simile al cortisolo, noto ormone steroideo che viene prodotto dal nostro organiamo, nello specifico dalle ghiandole surrenali. Grazie a questo farmaco ampiamente utilizzato in edicina è possibile modulare determinate infiammazioni e allo stesso tempo, comportamenti anomali del sistema immunitario. Non a caso sono utilizzati per esempio in caso di artrite oppure di psoriasi.
I farmaci corticosteroidi sono stati realizzati con lo scopo di riuscire a riprodurre e imitare le funzioni del normale cortisolo e di conseguenza ottenere azioni come quella del metabolismo a livello glucidico, proteico, lipidico e del tessuto osseo. Non solo, interviene sull’escrezione renale di sodio e di potassio, nella secrezione acida gastrica e nella crasi ematica.
I corticosteroidi come abbiamo detto, intervendono sia sul sistema immunitario, sia sulle infiammazioni. Questo avviene portando in ballo una serie di processi biochimici delle cellule, inibendoli in modo tale da evitare che avvenga la sintesi di quelle sostanze che possono sviluppare in modo errato il sistema immunitario e allo stesso tempo alcuni stati infiammatori. Lo scopo finale non è tanto quello di curare, qunto piuttosto di contenere i sintomi tipici delle infiammazioni.
Esistono diversi tipi di farmaci corticosteroidi di sintesi. Questo perché nonostante la loro azione sia specifica per le infiammazioni e i problemi del sistema immunitario, è bene non dimenticare che le tipologie di farmaci servono proprio a offrire trattamenti di minore o maggiore intensità ma anche di avere un’azione più specifica per esempio.
I più diffusi sono:
Tutti i farmaci corticosteroidi sono importantissimi e davvero utili. Hanno rappresentato una svolta in campo medico e, se utilizzati con intelligenza, i benefici possono superare gli effetti collaterali. A livello pratico infatti possono essere utilizzati per intervenire su tante condizioni differenti, qui sotto vi elenchiamo i più comuni:
I metodi di somministrazione di questi farmaci variano in base al problema che deve essere trattato, quanto deve essere veloce il trattamento etc. Sarà sempre il medico a scegliere se somministrarlo per via orale, topica cutanea, endovenosa, intramuscolare, sottocutanea, intrarticolare, inalatoria, topica oculare o rettale.
Questi farmaci devono essere prescritti sempre con la massima moderazione perché possono avere una serie di effetti collaterali anche importanti sulla persona. Questo perché i corticosteroidi nel lungo periodo possono interferire sui sistemi regolati dal cortisol e di conseguenza sui sistemi di omeostasi. Tra i vari effetti collaterali possiamo notare per esempio stato di euforia e insonnia, la presenza di alterazioni a livello del sangue, come una maggiore coagulabilità, fragilità capillare o guarigione delle ferite ritardate. Ci sono poi problemi opposti come un aumento del tessuto adiposo a livello di viso, collo e addome, oppure un assottigliamento della cute. C’è l’iperglicemia, la perdita di potassio, la ritenzione idrica, l’osteoporosi etc.
In particolar modo utilizzare per lunghi periodi i corticosteroidi può portare a un’inibizione della produzione di cortisolo naturale e ciò provoca un’insufficienza a livello delle ghiandole surrenali. Porta poi a una maggior suscettibilità alle infezioni quando viene interrotto.
Per tutti questi motivi i corticosteroidi andrebbero utilizzati solo quando l’azione di altri antinfiammatori non è sufficiente a intervenire sul problema.
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