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Covid-19: maggior rischio di mortalità tra chi soffre di disturbi mentali

E’ stata condotta una meta-analisi da parte dei ricercatori del San Raffaele, secondo la quale vi è un maggior rischio di morte per Covid 19 tra coloro che soffrono di disturbi psicotici e dell’umore. Lo studio è stato pubblicato su The Lancet Psychiatry, vediamo insieme cosa dice.

A condurre lo studio studio sono stati i ricercatori dell’Unità di ricerca in Psichiatria e Psicobiologia clinica dell’IRCCS, dell’ospedale San Raffaele. Il team è internazionale e coordinato dalla Dottoressa Benedetta Vai e dal Dottor Mario Gennaro Mazza e diretto da Francesco Benedetti che lavora al San Raffaele presso L’università Vita-Salute.

Secondo questo studio i pazienti con disturbi mentali corrono un rischio maggiore di mortalità da Covid-19. Rientrano in questa categoria in particolar modo i pazienti che soffrono di:

  • Disturbi psicotici
  • Disturbi dell’umore
  • Disturbi dall’uso di sostanze
  • Disabilità intellettuali
  • Disturbi dello sviluppo

I dati dello studio

Lo studio si è basato su di un campione di dati piuttosto ampio. Stiamo parlando di 1.469.731 pazienti con Covid-19, di cui 43.938 con uno o più dei disturbi mentali elencati qui sopra. Dati di persone presi da 22 Paesi e raccolti su una finestra temporale piuttosto ampia. Da gennaio 2020 a marzo 2021. Con questi dati alla mano è stato calcolato il rischio di mortalità da Covid 19, così come qual è il rischio di essere ricoverati in terapia intensiva o di essere “solo” ospedalizzati tra i pazienti che soffrono di disturbi mentali.

Dati alla mano, lo studio ha evidenziato come effettivamente questa categoria di persone soffre un rischio maggiore di avere a che fare con sintomi severi del Covid e vi è anche un rischio maggiore di morte. Ecco perché gli esperti suggeriscono di agire in questo caso con un approccio preventivo mirato.

Pazienti con malattie mentali: aumenta il rischio di morte per Covid-19

La Dottoressa Vai ha voluto chiarire il perché di questa ricerca. Lo scopo certo è quello di capire se il rischio di mortalità una volta contratto il covid-19 è più, meno o alto uguale nei pazienti con problemi psichiatrici. E’ emerso che chi soffre di disturbi psicotici e dell’umore (meno quelli dell’ansia), hanno un rischio maggiore di mortalità però non di ricovero in terapia intensiva.

Perché vi è questo maggior rischio? Sono state avanzate delle ipotesi. C’è chi ritiene che tra i pazienti con suddetti disturbi in verità vi sia anche uno stile di vita poco salutare, come una cattiva alimentazione, disturbi del sonno, abuso di alcol e tabacco etc. Dall’altra invece c’è chi sostiene che alla base di delle malattie psichiatriche vi siano alterazioni auto-autoimmunitarie che rendono il virus più pericoloso.

Inoltre chi soffre di malattie psichiatriche spesso presenta anche altri problemi di salute, spesso gravi. Tra questi troviamo il diabete, l’obesità, le malattie cardiovascolari e la sindrome metabolica. Il tutto associato infine all’assunzione di trattamenti farmacologici che possono portare la malattia a vivere un decorso più rapido.

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