Allarme casi Covid in Cina: a Storie Italiane si parla della situazione critica nel Paese. Rischiamo di tornare indietro di tre anni? Le raccomandazioni del Prof. Bassetti parlano chiaro.
Preoccupa l’attuale situazione in Cina: con la fine delle restrizioni della politica “Zero Covid” c’è un nuovo boom di casi. La situazione rischia di degenerare e coinvolgere anche altri Paesi?
Al momento dalla Cina non vengono più forniti dati ufficiali su contagi e vittime del Covid. D’altronde, da giorni, la Commissione sanitaria nazionale del Paese ha affermato di non riuscire più a tracciare i casi, con la fine delle restrizioni ferree che da tre anni hanno caratterizzato la gestione del virus.
Oggi a Storie Italiane la conduttrice Eleonora Daniele ha voluto fare un punto sulla situazione in collegamento con il prof. Bassetti. Il direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino di Genova ha chiarito che il rischio di “tornare indietro” a causa della diffusione capillare del contagio in Cina, c’è. Niente allarmismi ma cautela: quali sono i reali rischi?
Non vi è certezza sui reali dati dei contagi e delle vittime in Cina a causa del Covid, nelle ultime settimane. Le ipotesi e le stime dei contagi e delle vittime sono spaventose e mostrano una situazione molto simile a quella di tre anni fa. Il timore è anche quello dello sviluppo di nuove varianti del virus in Cina, vista la scarsa circolazione degli ultimi anni del Paese (grazie alla politica Zero Covid) e ai vaccini scarsamente efficaci.
A Storie Italiane è intervenuto il Prof. Bassetti che invita a mantenere la calma ma ad iniziare anche a muoversi: “Non dico di preoccuparci ma di iniziare a difenderci – afferma in collegamento con la Daniele – abbiamo fatto tantissimo in questi anni, non vogliamo di certo tornare indietro“.
Al momento non ci sono vere e proprie misure di prevenzione da parte dell’Italia per chi arriva dalla Cina. L’unica misura è quella attuata dall’aeroporto di Malpensa che richiede un tampone molecolare ai passeggeri che arrivano dalla Cina, almeno fino al 30 gennaio. Non è obbligatorio ma, come ha specificato Eleonora Daniele, serve soprattutto a tracciare nuove possibili varianti del virus. Per ora sono stati eseguiti circa 210 tamponi e presto arriveranno i primi risultati delle analisi.
Per il momento, si chiarisce a Storie Italiane, la situazione in Italia è sotto controllo. Bassetti ci ha tenuto a specificare che i vaccini proteggono la maggior parte della popolazione: “Abbiamo però troppe persone anziane che non hanno fatto ancora la quarta dose…che questo sia un richiamo per andare a farla” ha concluso il Professore.
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