Covid19 e le conseguenze su udito e gusto

Uno dei sintomi non gravi però caratteristici del covid19 è la perdita di udito e gusto. Sia chi è stato vittima del virus in modo più forte e debilitante, così come chi è stato praticamente asintomatico meno che per leggeri raffreddori e il fatto di non riuscire più a sentire sapori e odori.

Il Coronavirus è l’argomento più comune da più di un anno a questa parte. Tanto in televisione tanto tra gli amici e in famiglia. Inoltre sono tanti gli esperti che in questi mesi hanno avanzato teorie e condotto studi.

Oggi parliamo proprio di come il Dr. Ugo Moz, responsabile dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria, il quale è stato ieri ospite da Obiettivo Salute insieme al dottore Umberto Pignatelli Responsabile dell’Unità di Otologia e Rossella Principato Trosso, ha tentato di fare chiarezza su questo argomento.

Se per molti infatti i sintomi come la perdita di olfatto e del gusto sono stati temporanei (circa due settimane) e legati esclusivamente al periodo di infezione da coronavirus, per altri tali sintomi hanno avuto una durata decisamente superiore, così come ci sono tantissime persone che hanno visto compromesso in modo definitivo l’olfatto e in alcuni casi lo hanno perso del tutto.

I medici però si sono messi all’opera per studiare trattamenti e protocolli che aiutano le persone a recuperare l’olfatto. Purtroppo l’anosmia per molte persone non si è conclusa insieme all’infezione ma si è trascinata per mesi e mesi con conseguenze nella vita di tutti i giorni davvero devastanti.

Perdere olfatto e gusto infatti impatta notevolmente sulla vita quotidiana, blocca i rapporti a livello relazionale e può nel tempo provocare anche disturbi psicologici di vario tipo, tra cui ansia e depressione.

Anosmia e Ageusia: due conseguenze del covid

Se fino a poco tempo i termini anosmia e ageusia erano praticamente sconosciuti tra le persone, da quando è scoppiata la pandemia da Covid19 in molti hanno preso consapevolezza di cosa significano e in tanti le hanno sperimentate sulla propria pelle.

Sono entrambi sintomi neurologici. L’anosmia, cioè la riduzione dell’olfatto, si localizza nel lobo frontale orbitale mentre l’ageusia, la riduzione del senso del gusto, nel lobo dell’insula. Questi lobi sono collegati tra di loro ed è per questo che anosmia e ageusia possono presentarsi insieme, anche nel caso del Coronavirus.

Il coronavirus colpisce queste due aree del cervello perché raggiunge i centri orbitali frontali muovendosi per le terminazioni nervose olfattive. Ciò che spaventa del nuovo Sars Cov-2 è proprio il fatto che si diffonde per più vie, da quelle nervose a quella ematica. Ecco perché può portare disturbi su più organi, tanto a livello renale, epatico cerebrale ed epatico.

La perdita di gusto e olfatto del covid19 si manifestano in modo improvviso e secondo le statistiche colpiscono circa il 60% delle persone affette da covid-19 e solitamente compaiono nella fase iniziale o media e mai in quella finale. Scompaiono da sole nel giro di poche settimane nella maggior parte dei casi. Quando inizia il paziente ad acquistare olfatto e gusto è quasi sempre un segnale positivo perché significa che la carica virale è in diminuzione.

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