COVID19: primi casi USA già a novembre 2019

L’idea che il Covid in verità era presente già da prima della data dichiarata nel mondo, non nasce certo oggi. Per questo motivo da quando è scoppiata la pandemia sono partiti esami degli anticorpi per vedere se le infezioni da Covid19 erano già presenti da prima o no tra le persone.

E la verità è che si, sono state trovate prove a settembre 2019, perciò con sei mesi di anticipo rispetto a quando ci sono stati i primi casi noti in Italia. Questo accade in Italia così come negli Stati Uniti, il cui governo come ben sappiamo è propenso a credere che la pandemia è scoppiata a causa dalla fuga del virus da un laboratorio.

Covid negli USA: già presente nel 2019

Lo studio che è stato condotto dai ricercatori del National Institute of Health e pubblicato poi sulla rivista Clinical Infectious Diseases, è supportato da anlisi di laboratorio su campioni di sangue prelevati. Ha perciò reso ufficialmente noto che il covid-19 è arrivato negli Stati Uniti molto prima di quanto è stato ufficialmente scoperto.

Questo significa che negli USA il virus c’era già quando furono rilevati i primi casi in Cina. Questo cosa significa? Che la teoria secondo la quale il virus non ha origini naturali ma è scappato da un laboratorio cinese vacilla e perde di senso.

Cosa dice lo studio

Lo studio ha preso in esame 24.000 campioni di sangue tra i 50 stati degli USA per un periodo di tempo che va dal 2 di gennaio al 18 di marzo del 2020. Lo scopo era quello di capire se delle persone avevano già sviluppato gli anticorpi per la SARS-COV-2.

Gli anticorpi infatti vengono prodotti esclusivamente quando il corpo è entrato in contatto con la malattia nel recente passato. I risultati dello studio hanno confermato il sospetto. Negli Stati Uniti circolava già Sars-cov-2, più precisamente negli stati dell’Illinois, del Mississippi, Massachusetts, Wisconsin e Pennsylvania.

Il numero di persone con gli anticorpi erano in tutto sette, di cui tre dell’Illinois ed erano campioni di sangue del 7 gennaio. Gli studiosi però hanno sottolineato come reputano incompleta la ricerca perché è stata limitata in molti modi, soprattutto dal fatto che diversi stati hanno offerto pochi campioni di sangue.

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