Si pensa sempre che la mamma, subito dopo il parto, è felicissima di poter finalmente andare a casa con il proprio bambino. Si, sicuramente lo è. Però alcune volte può capitare che ansia e tristezza prendono il sopravvento e portano la donna a piangere spesso, a non riuscire a concentrarsi su ciò che deve fare. Può sentire un vero e proprio calo nella felicità. Può arrivare poi ad avere pensieri cupi, voglia di non uscire mai dal letto, spossatezza e mancanza di sintomi. Tutti questi sintomi possono essere il segnale di una depressione post partum.
Occorre prima di tutto capire che esistono differenti forme di depressione post partum.
La forma più lieve, nota come baby blues, deriva soprattutto dagli sbalzi ormonali che si presentano dopo il parto per via dello stress psico-fisico. In più entrano in gioco anche gli aumenti di responsabilità, problemi eventuali con la famiglia etc.
C’è poi la depressione post parto che non ha cause completamente note. Quasi sicuramente alla base vi è un cambiamento ormonale più alcuni fattori di rischio aggiuntivi come l’aver già sofferto di ansia e di depressione in gravidanza. Così come l’aver sofferto in precedenza di questi disturbi o quando in famiglia ci sono già casi di problemi associati. Può derivare dall’aver vissuto da poco situazioni molto stressanti come una separazione o un lutto, oppure aver scarsi rapporti sociali, difficoltà economiche e disturbi della tiroide.
I sintomi anche questa volta sono molto differenti in base al tipo di depressione. Si va dalla baby blues che è la più lieve fino alla psicosi, che può portare a conseguenze molto gravi.
Purtroppo al comparire dei primi sintomi è difficile riconoscere una di queste condizioni. Magari il marito continua a lavorare ed è spesso fuori casa e ciò porta a una poca osservazione di come vive la donna i primi giorni con il bambino. Ugualmente può esserci una poca presenza famigliare che aiuterebbe invece a riconoscere qualche segnale dall’inizio. C’è poi da dire che quasi tutte le donne sottovalutano la cosa e nascondono i sintomi agli occhi degli altri, così che da fuori tutto sembra normale.
La forma più comune per fortuna è anche la più leggera e si chiama baby blues. Secondo gli esperti si tratta più di una tristezza che prende la donna e dura in genere non più di una settimana dopo la nascita. In questo periodo potrebbe essere irritabile, triste, un poco ansiosa e spesso prossima al pianto. Sembra che questo colpisca quasi l’80% delle donne e derivi soprattutto da un cambiamento ormonale. Tale tristezza di solito passa sola in pochi giorni. Chi le è vicino dovrebbe capire come può aiutarla e cercare di farla affaticare il meno possibile.
Quando però tale condizione persiste, ecco che può sfociare in una depressione post parto, la quale è molto meno comune e colpisce circa il 10-15% delle neo-mamme. Tende a manifestarsi entro il primo anno dopo il parto.
Nella depressione post parto i sintomi sono quelli della depressione classica. La donna perciò tende a vedere tutto nero, perde l’interesse nel fare le cose, si preoccupa molto più del dovuto, ha l’umore abbattuto e può soffrire di disturbi del sonno che vanno dalla incapacità a dormire e dormire troppo. Anche l’appetito può risentirne ed essere più o meno abbondante.
C’è poi il sintomo associato al nuovo ruolo di mamma che è quello di non sentirsi adeguata a prendersi cura del bambino.
I sintomi della depressione possono essere evidenti a tutti e anche alla mamma, così come possono essere un po’ più nascosti. E’ possibile scambiarla in questo caso per la forte stanchezza che è completamente normale i primi mesi, soprattutto perché il bambino la notte non dorme e altera fortemente il ritmo di sonno della mamma.
C’è poi la mamma che tende a minimizzare ciò che sente. Non per la paura della diagnosi ma perché i suoi sentimenti vanno contro ciò che reputa dovrebbe essere normale (quindi un sentimento di grande gioia per l’evento).
Attenzione però, tali sintomi potrebbero essere passeggeri. Può essere che la mamma si senta giù per qualche giorno. Se ci pensate bene, capita a tutti nella vita di avere alcuni giorni NO per poi veder tornare tutto alla normalità nel giro di poco.
Infine c’è la psicosi post parto. E’ la forma più rara e colpisce circa lo 0,2% delle mamme nele prime 4 settimane dopo il parto. Si tratta di uno stato patologico molto grave ed è frequente quando la mamma ha già familiarità con la schizofrenia o psicosi maniaco depressive.
Si manifestano profondi stati d’angoscia per l’incapacità a prendersi cura del bambino (presunta, in verità). Un umore che oscilla fortemente, la perdita del contatto con la realtà, l’idea di essere sempre perseguiti e allucinati, l’insonnia, fino a sintomi che portano la donna a vedere il bambino come posseduto da forze maligne. In pratica vi è un distacco dalla realtà che può portare a conseguenze molto gravi.
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