La dermatite è un disturbo ampiamente diffuso tra la popolazione e per lo stesso motivo può apparire in forme differenti e con cause scatenanti varie.
La dermatite deve essere sempre analizzata da un dermatologo, che analizzando la cute ed eseguendo eventuali accertamenti del caso può prima di tutto confermare o no la presenza di una dermatite in corso e successivamente procedere con le cure più idonee. La dermatite comunque non è una patologia pericolosa e nemmeno contagiosa.
Ogni tipo di dermatite può avere cause e sintomi differenti tra di loro. Però tutte le tipologie di dermatite possono essere suddivide in due grandi categorie. C’è la dermatite acuta e quella cronica.
Nella forma acuta, come per esempio quella irritativa da contatto, i sintomi tipici sono la comparsa di vescicole e bolle che una volta rotte danno il via alla formazione di croste. La pelle appare poi gonfia (si parla in questo caso di edema) e compare un eritema. Non necessariamente tutti questi sintomi compaiono contemporaneamente.
Per quanto riguarda invece le dermatiti croniche, si nota che la cute è inspessita in alcune zone per via della tendenza a grattare le lesioni. La pelle tende poi a desquamarsi.
Qui sotto vediamo alcune delle tipologie di dermatite più importanti. Scopriamole insieme.
E’ una dermatite tipica di chi entra spesso in contatto con delle sostanze irritanti, come detergenti per esempio. Solitamente è di tipo acuto, però se l’esposizione è prolungata nel tempo può cronicizzarsi. Si altera infatti lo strato lipidico che protegge la pelle e quest’ultima diventa maggiormente esposta ai fattori irritanti, anche minimi.
Tra i prodotti che possono causare la dermatite irritativa troviamo gli agenti chimici come per esempio l’ammoniaca e le soluzioni saline concentrate. Può però essere provocata anche da agenti biologici come l’ortica, il latte di fico e il cactus. Infine ci sono agenti fisici come per esempio le radiazioni luminose oppure i traumatismi ripetuti. La reazione si presenta dove è avvenuto il contatto con l’agente irritante.
La dermatite allergica da contatto è un problema piuttosto frequente tra le persone. In pratica in caso di ipersensibilità a una determinata sostanza, ogni qual volta si entra in contatto con la medesima ecco che appaiono i sintomi.
Tra le dermatite allergiche da contatto più frequenti troviamo il cromo, il mercurio, il nichel, il cobalto e i profumi. Tipicamente si formano delle vescicole la dove è avvenuto il contatto.
E’ un tipo di dermatite che colpisce soprattutto i bambini in età pediatrica. Interessa all’incirca il 10% dei bambini e quasi sempre regredisce in modo spontaneo con la crescita. In alcuni casi però può proseguire alcuni anni in più.
Chi soffre di dermatite atopica normalmente è per cause genetiche e famigliari e tende anche a soffrire di altri problemi come per esempio la rinite allergica.
Le lesioni sono di tipo eczematoso e si manifestano a periodi alterni. Nel caso di una riacutizzazione spesso la causa è da rintracciare nell’uso di detergenti aggressivi o abiti con fibre che possono risultare irritanti, oppure il contatto con il pelo di animali, una sudorazione elevata oppure la semplice polvere.
La dermatite seborroica è tra i problemi cutanei più comuni. Si manifesta nelle zone del corpo che producono una quantità di sebo maggiore come per esempio l’area toracica, il viso, il cuoio capelluto e la zona retro-auricolare.
E’ molto più comune negli uomini che nelle donne e vede la sua massima incidenza tra i 30 e i 40 anni.
Per quanto riguarda le cause invece non sono completamente note. Sembra però che si manifesti con una maggior incidenza in quelle persone che vedono proliferare più del dovuto la Malassezia Furfur, un lievito che vive soprattutto nelle zone della cute più grasse. Si manifesta con lo sviluppo di chiazze rosa-giallastre e squamose e sono particolarmente pruriginose.
La dermatite di per se non porta a complicazioni o aggravamenti dello stato di salute. Però quando è in corso la lesione da dermatite, può capitare che si presenti un’ulteriore infezione a causa dei batteri con cui la cute potrebbe entrare in contatto. Alcune volte potrebbero comparire perciò pustole e anche uno stato febbrile. In caso di questa infezione occorre utilizzare antibiotici per combatterla.
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