Salute

Dolore lancinante al piede? Non sottovalutare il Neuroma di Morton

Tante persone avvertono un dolore lancinante al piede e la maggior parte dei casi dipende da una patologia che prende il nome di Neuroma di Morton. Ma che cos’è? I sintomi, la causa e la cura.

Nel corso degli anni, tante persone avvertono dolori ad uno o entrambi i piedi. Si tratta di un evento che può avvenire sporadicamente, causato da un trauma oppure da una patologia che colpisce diversi individui. Quest’ultima di verifica quando si ha una infiammazione del nervo tra le ossa del piede, provocando appunto un dolore lancinante. Andiamo a conoscere di che cosa si tratta e le cause, i sintomi e i rimedi.

fonte foto: Canva

Il nome neuroma di Morton per descrivere il dolore lancinante tra le dita del piede non è l’unico usato. È una patologia che spesso viene conosciuta anche come neuroma interdigitale o neuroma plantare. Ed è una degenerazione del nervo digitale plantare accompagnata da fibrosi, cioè ispessimento, intorno al nervo. Nella maggior parte dei casi che hanno questa patologia, si trova tra il terzo ed il quarto metatarso. Tuttavia, a volte può verificarsi tra il secondo ed il terzo. Molto raramente si verifica in altre posizioni.

È una patologia abbastanza frequente tra gli individui. La sua incidenza è superiore nelle donne rispetto agli uomini e può manifestarsi a qualsiasi età. Il neuroma può essere doloroso e rendere difficile camminare e condizione la quotidianità di una persona. Per questo motivo spesso è importante intervenire per cercare un rimedio che possa alleviare i sintomi e far sparire il fastidio.

Quali sono le cause del neuroma di Morton?

Abbiamo detto che un nervo irritato o danneggiato tra le ossa dei piedi causa la patologia che è più frequente nelle donne che negli uomini. Il dolore viene avvertito sulla pianta del piede. E le cause comuni del nervo che reagisce in questo modo possono essere più di una, a seconda dei casi specifici e dello stile di vita che conduce una persona.

La patologia può nascere per via di un problema congenito al piede, che si sviluppa negli anni. Tra le cause c’è anche la pressione sulla pianta del piede durante la corsa durante alcuni sport. Alcune persone soffrono di questo problema in quanto non fanno attenzione alle scarpe che indossano, privilegiando lo stile e la moda rispetto al supporto plantare.

Chi è più a rischio?

Circa una persona su tre ha il neuroma di Morton. Si verifica più spesso nelle donne rispetto agli uomini, probabilmente a causa dei modelli di scarpe, come si legge sul portale MyPersonalTrainer. Le donne hanno una probabilità da 8 a 10 volte maggiore rispetto agli uomini di sviluppare la patologia e colpisce coloro che vanno dai 40 ai 50 anni. I tacchi alti possono causare problemi, così come scarpe strette o a punta in quanto esercitano una pressione extra sugli avampiedi e limitano il movimento delle dita.

Le persone che hanno un rischio maggiore di sviluppare il neuroma sono coloro che hanno una determinata forma del piede. Parliamo di chi nasce con i piedi piatti archi alti o dita dei piedi in una posizione insolita, questo perché potrebbero avere una instabilità intorno alle articolazioni delle dita dei piedi. È possibile che le persone sviluppino la patologia per via di alcune condizioni mediche specifiche che riguardano il piede come borsiti e dita a martello. A rischio sono anche le persone che praticano alcuni sport come la corsa il tennis.

Quali sono i sintomi del neuroma di Morton?

Non tutte le persone avvertono dei sintomi evidenti se hanno la patologia. Dal momento che non si tratta di un tumore o una botta da trauma, non si vedrà un nodulo o una ferita. All’inizio potresti sentire un po’ di dolore, anche se questo tende a iniziare lentamente. In genere, quando si è alle prime fasi, non si dà molta attenzione al dolore in quanto si potrebbe provare sollievo togliendo le scarpe e massaggiando il piede.

Tuttavia, quando il neuroma peggiora nel corso del tempo arrivano altri sintomi ben specifici. Tra i più noti e frequenti c’è il dolore acuto, pungente o bruciante che si avverte tra le dita dei piedi quando una persona si alza o cammina. C’è chi si accorge che c’è il gonfiore tra le dita dei piedi.

Un altro sintomo è la sensazione di formicolio e intorpidimento del piede. A volte è possibile avvertire la sensazione di avere un calzino ammucchiato o un piccolo sasso sotto la pianta del piede. Il dolore cresce quando si indossa un tacco alto o ci si alza in punta di piedi.

Quali sono i trattamenti per il neuroma di Morton?

Prima di iniziare un trattamento è necessaria una diagnosi effettuata dal medico di base o da uno specialista. Una volta che viene verificata l’infiammazione si potrà procedere al rimedio che dipende dalla gravità del neuroma. Esistono diverse opzioni di trattamento, da quelle che puoi fare da solo a quelle fatte da un operatore sanitario. È possibile che sia necessaria una combinazione di trattamenti per ottenere il massimo sollievo.

Trattamento a casa

Per chi vuole trattare la patologia a casa deve indossare buone scarpe, calzature di supporto con una punta larga. Le scarpe con suole ammortizzanti e solette adeguate possono aiutare. È importante anche non chiudere troppo la parte superiore della scarpa ed evitare le scarpe strette, a punta o con tacchi alti. Alcune persone avranno bisogno dei cuscinetti per scarpe per alleviare la pressione.

È possibile che il medico consigli un impacco di ghiaccio sulle dita dei piedi per ridurre il dolore e il gonfiore. Un altro rimedio importante è riposo e massaggio, ciò vuol dire evitare gli sport e altre attività che esercitano molta pressione sul piede.

Trattamento medico

Il tuo medico curante può raccomandare alcuni farmaci che possono alleviare il dolore associato al neuroma di Norton. Si tratta di un trattamento farmacologico che deve essere abbinato in genere a quello fai-da-te a casa. Tra i farmaci ci sono iniezione di steroidi s. e sclerosanti di alcol, in cui il medico inietta una soluzione alcolica per ridurre il dolore ai nervi.

Poi ci sono dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come ibuprofene o aspirina, assunti per via orale. Ma anche degli antinfiammatori iniettati attraverso delle punture fatte da un operatore sanitario o fai-da-te. Ed infine è possibile che venga effettuata una iniezione di anestetico locale per intorpidire il nervo e alleviare il dolore.

Tutte le notizie che sono state riportate all’interno dell’articolo hanno uno scopo informativo e sono state ripresa da magazine e fonti attendibili e specializzate. Pertanto, non hanno alcuna finalità di andare a sostituire un parere medico e tantomeno essere oggetto di diagnosi e trattamenti. In caso di disturbo è bene rivolgersi sempre dal proprio medico curante.

Pubblicato da
Isabella Insolia

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