Chi soffre di emicrania sa bene cosa significa avere questo tipo di problema. E’ un tipo di mal di testa che può risultare invalidante perché arriva a causare un dolore davvero severo e può protrarsi anche per dei giorni interi.
Di solito le uniche cose che danno sollievo in caso emicrania sono sdraiarsi in un luogo buio e riposare un po’.
L’emicrania non è in genere un problema grave perché non porta a complicanze, però è particolarmente invalidante quando si presenta.
Vediamo adesso quali sono le cause, i sintomi collegati e a cosa può portare in alcuni casi un intenso mal di testa.
Cause dell’emicrania
Le cause dell’emicrania non sono ancora del tutto note. Sembra però che vi siano alcuni fattori scatenanti, tra cui quelli genetici e quelli ambientali.
- Alcuni studi mettono in evidenza che la causa potrebbe essere anche legata a un’attività celebrale temporaneamente alterata.
- Stress. Lo stess, collegato anche all’ansia e l’eccitazione, può portare a un forte mal di testa.
- Variazione degli ormoni femminili. Livelli eccessivi di estrogeno possono provocare emicrania nella donna. Ecco che il problema si può presentare per esempio poco prima delle mesturazioni o nei primissimi giorni. Oppure durante il periodo della gravidanza o ancora quando la donna entra in menopausa.
- Stimoli intensi. Come per esempio passare del tempo in un posto molto rumoroso come può essere una discoteca, oppure quando si è sottoposti a luci intense o odori che possono dar noia, come per esempio l’odore di fumo.
- Fattori fisici. Gli sforzi fisici possono compromettere il benessere portando all’emicrania, come una intensa attività sportiva, ma anche l’attività sessuale oppure una giornata di lavoro particolarmente intensa.
- Un cico sonno-veglia alterato. Quando una persona passa del tempo dormendo troppo o troppo poco, può soffrire successivamente di emicrania.
- Assunzione di sostanze. Per esempio l’assunzione di droghe, in particolar modo la cocaina, può provocare mal di testa.
- Cambiamento climatico. Il cambiamento climatico o per esempio l’aumento di umidità o della pressione atmosferica possono causare mal di testa.
- Fame. Alcune persone soffrono di crisi di emicrania per esempio quando saltano molti pasti. Questo accade anche in caso di disidratazione oppure chi soffre di celiachia e non si è reso conto del problema e continua perciò a mangiare glutine.
Per quanto riguarda invece i fattori di rischio, i primi da mettere in evidenza sono i precedenti famigliari. Se in famiglia qualcuno già ne soffre, è più facile soffrirne dopo. I primi sintomi invece si presentano in genere già prima dei vent’anni ed è difficile iniziare a soffrirne dopo i quaranta. Sembra poi che le donne sono più predisposte a soffrire di attacchi di emicrania, che in genere inizia nella fase della pubertà.
Sintomi collegati all’emicrania
Il sintomo principale dell’emicrania è ovviamente un forte mal di testa, che può avere comunque un’intensità variabile in base all’episodio. Può andare da moderato a grave e può essere pulsante oppure continuo. Normalmente peggiora con l’attività fisica, l’assunzione di alimenti sbagliati o l’assunzione di sostanze stupefacenti. L’emicrania arriva a interferire con le normali attività quotidiane e anche le cose più semplici possono diventare diffici da sostenere.
Il dolore da emicrania può colpire entrambi i lati oppure solo uno. Inoltre vi sono alcuni sintomi alcune volte collegati. Chi soffre di emicrania infatti può andare incontro a sintomi aggiuntivi come la nausea e il vomito, oppure la sensibilità alla luce, una maggior sudorazione o la difficoltà a concentrarsi.
In base alla fase in cui si trova la persona che soffre di emicrania, si sperimentano sintomi diversi. Per esempio nella fase prodromica, cioè quella che va da due giorni prima fino a poche ore prima dell’attacco, si manifestano sintomi come di euforia o di intensa energia, oppure un aumento del desiderio di mangiare dolci. A livello fisico iniziano a presentarsi stitichezza o diarrea, rigidità del collo e una maggior frequenza di minzione.
Conseguenze dell’emicrania, a cosa può portare?
L’emicrania sembra che sia collegata a un maggior rischio di soffrire di attacchi d’ansia o attacchi di panico, oppure andare incontro la disturbo bipolare o ancora alla depressione.
Ancora, sembra che vi sia un piccolo rischio superiore rispetto a chi non soffre di emicrania di andare incontro a un episodio di ictus ischemico. Non è ancora chiaro perché dovrebbe esserci un collegamento tra le due cose.
Ci sono poi dei rischi collegati ma associati anche all’assunzione di farmaci antidolorifici e antinfiammatori, i quali sul lungo periodo possono portare a soffrire di gastrite e ulcera.
Quando chiamare il medico
Chiaramente è importante, se si pensa di soffrire di emicrania, rivolgersi al medico così da ricevere una diagnosi accurata. Se invece già sapete di avere questo problema e vedete che si intensificano alcuni sintomi, occorre rivolgersi al medico. Per esempio in caso di paralisi o debolezza alle braccia o ai lati del viso. Oppure se vi è un problema nel parlare bene o se si presenta un mal di testa talmente grave da avere l’impressione di non averlo mai avuto prima.
L’emicrania se si presenta con convulsioni, confusione mentale, febbre o torcicollo deve essere preso in tempo contattando il medico.
Questo perché tali sintomi possono essere segnale di un problema ben più grave, come meningite o ictus. In questi casi è fondamentale ricevere cure mediche tempestive.