L’esame emocromocitometrico è più comunemente emocromo, viene eseguito in laboratorio partendo da un campione di sangue estratto dal braccio.
E’ sicuramente il test clinico più comune e viene richiesto nell’ambulatorio per avere una serie di informazioni utili sullo stato di salute del paziente.
Con questa analitica è possibile andare alla ricerca di numerose malattie. Sono molti i medici che periodicamente lo prescrivono ai propri pazienti. Perciò non viene richiesto solo nel caso che sospetta una malattia, ma piuttosto per vedere se una persona apparentemente sana ha dei disturbi latenti e non ancora riconosciuti.
Qui di seguito vediamo quali sono i parametri analizzati, some prepararsi a questo prelievo, come si svolge la procedura e come si interpretano i risultati.
L’emocromo in realtà non richiede una preparazione specifica. Il medico non richiede il digiuno, almeno che non sia combinato con un altro esame differente.
Di solito l’emocromo viene prescritto per le prime ore del mattino e dopo la persona può svolgere la sua vita tranquillamente perché non vi sono particolari controindicazioni.
Durante il prelievo necessario per il test dell’emocromo viene preso solo una piccolissima parte di sangue, all’incirca sono pochi millimetri.
Prima l’operatore sanitario incaricato disinfetta la superficie del braccio e dopo, con un piccolo ago, preleva da una vena superficiale il sangue. Se viene fatto a un neonato invece, vengono estratte poche gocce eseguendo una semplice puntura al dito. E’ una procedura totalmente indolore e sicura.
Una volta che il sangue viene prelevato, il personale infermieristico lo inserisce all’interno di una provetta specifica contenente una sostanza anticoagulante. In questo modo non si formano trombi in vitro. Viene poi conservato a temperatura ambiente e inviato in un laboratorio di analisi.
I risultati dell’emocromo devono essere letti sempre e soltanto dal medico. Molte persone quando ricevono infatti il risultato tendono a fare un’auto-lettura, perché presenti gli intervalli di riferimento.
Tuttavia il medico quando legge il referto laboratoriale lo fa in base a un lavoro di analisi e comparazione delle varie componenti. Inoltre in caso di dubbi, è lui che può richiedere ulteriori analisi di approfondimento.
L’esame ematocromocitometrico come abbiamo visto offre una serie di valori. Vi è un minimo e un massimo per essere ritenuti sani, però c’è da considerarsi che cambiano in base all’uomo e alla donna.
L’ematocrito però esempio ha valori normali per l’uomo se rientra tra il 40 e il 54%. Per la donna se invece ha valori che rientrano tra il 38 e il 47%. Per quanto riguarda l’emoglobina invece, un valore normale per l’uomo è di 13,5 e di 18 g/dl, mentre per la donna è tra i 12 e i 16 g/dl.
Visto che vengono eseguite queste analisi per valutare eventuali variazioni e alterazioni, c’è da tenere in considerazione che tali valori possono essere più bassi o più alti.
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