Tra i test diagnostici più comunemente prescritti dal medico troviamo l’esame delle urine. Lo fa quando sospetta che vi sia una malattia o un’infezione a livello dell’apparato urinario, ma anche per comprovare che un trattamento sta effettivamente funzionando, come quelli per la cura dei calcoli renali o del diabete.
Attraverso l’analisi delle urine svolta in laboratorio, vengono valutate tutte le caratteristiche dell’urina, da quelle chimiche e fisiche a quelle microscopiche.
Come prepararsi all’esame delle urine
Il medico vi ha prescritto l’esame delle urine? Allora dovete prepararvi seguendo alcuni accorgimenti per evitare di avere risultati non veritieri.
Se state assumendo farmaci fatelo presente al medico, quelli di non vitale importanza alcune volte devono essere sospesi, come per esempio quelli a base di vitamina B, ma anche i diuretici e altri medicinali.
All’esame dovete andare a digiuno dalla sera prima e in tutto il giorno precedente dovete evitare di mangiare i cibi che alterano le urine come per esempio gli asparagi, le more e le barbabietole. Dovete allo stesso tempo bere molta acqua e non praticare un esercizio fisico intenso prima del test.
Questi sono consigli di massima perché in base a cosa sta cercando il medico con l’esame delle urine, possono esserci indicazioni ulteriori da seguire.
Come si svolge l’esame delle urine
Si tratta di una procedura davvero molto semplice. Dovete infatti raccogliere all’interno di un campione la vostra urina. Potete farlo a casa oppure nel centro dove si trova il laboratorio. La procedura però può cambiare leggermente in base ai parametri che i medici devono analizzare.
Il contenitore è di plastica e di solito vi viene fornito dal centro medico oppure lo acquistate in farmacia. Grazie al tappo ermetico l’urina non può fuoriuscire.
Per un esame delle urine classico l’urina deve essere raccolta la mattina, poco dopo il risveglio e prima di mangiare.
Quando il medico sta cercando la presenza di agenti infettivi, virus e batteri viene richiesta l’urinocultura. La raccolta del campione va eseguito solo dopo aver pulito attentamente mani e genitali. Il mitto iniziale deve essere escluso e solo il mitto intermedio deve essere raccolto, evitando perciò anche quello finale.
C’è poi l’esame delle urine delle 24 ore. L’obiettivo di questo esame è valutare i parametri delle urine in una giornata. Perciò se vi viene prescritto questo tipo di esame, dovete raccogliere l’urina di ogni minzione. Per poterlo fare correttamente avete bisogno di un contenitore per raccogliere ogni minzione, più un contenitore grande dove conservare la minzione di tutte le ore. La prima della giornata non deve essere raccolta.
Il contenitore grande deve essere conservato in frigorifero e dopo portato al centro dove vengono eseguite le analisi.
I risultati degli esami solitamente sono disponibili nel giro di pochi giorni.
Il medico quando richiede un esame delle urine?
Come accennato nell’introduzione di questo articolo, il medico di solito richiede l’esame delle urine quando sospetta la presenza di un’infezione o di una malattia a livello dell’apparato urinario.
Prima perciò analizza gli eventuali sintomi di un’infezione urinaria che sono urine maleodoranti, minzione dolorosa e difficile, dolore al fianco destro o sinistro oppure la presenza di sangue nelle urine.
Altre volte però serve anche per monitorare l’andamento di una cura, per esempio se il corpo risponde bene ai medicinali per i calcoli renali, per le malattie renali o epatiche, il diabete, l’ipertensione e in generale quelle relative alle infezioni urinarie.
E’ considerato comunque un test di routine perciò non preoccupatevi troppo del fatto che il medico velo ha prescritto. Alcune volte viene prescritto semplicemente per completare una valutazione medica sullo stato di salute dell’individuo. Può essere richiesto anche come esame pre-operatorio insieme all’analisi del sangue e la misurazione della pressione sanguigna.
Quali sono i parametri analizzati?
L’esame delle urine include diverse analisi, sia dal punto di vista fisico, chimico e microscopico.
A livello fisico viene analizzato prima di tutto il colore, perché può essere alterato in base al tipo di dieta ma anche in presenza di una malattia o di una cura farmacologica.
C’è la limpiezza e la torbidità di un campione, che può essere compromessa dalla presenza di muco, batteri, globuli rossi, spermatozoi etc.
A livello chimico invece l’esame del campione di urine permette di ottenere informazioni relativamente al pH, la concentrazione di proteine, di glucosio, di nitriti, di esterasi leucocitaria (che viene prodotta dai leucociti e normalmente non è presente nelle urine), di chetoni e di bilirubina.
A livello microscopico invece viene cercata l’eventuale presenza di cristalli, di batteri, di parassiti, di globuli rossi o bianchi, di cellule squamose etc.