Le ossa, con l’avanzare del tempo, possono rappresentare un serio problema. Una ricerca ha messo in luce un frutto che permette di dare effetti benefici all’anca e previene il rischio frattura. Ecco di cosa si tratta.
Il consumo di frutta e verdura è da sempre considerato essenziale per l’equilibro del nostro organismo. In questo discorso, rientrano anche le ossa che con il passare del tempo diventano sempre più fragili e, in certi casi, si frattura. Quindi, possiamo dedicare anche a loro una particolare cura tramite l’alimentazione.
Quando si parla di alimentazione lo si fa tenendo ben a mente la vastità dei prodotti che la natura ci fornisce. Di riflesso, gli studi scientifici mettono in campo tutte le proprie armi per dare sempre scoperte nuove affinché le persone possano trarne benefici. In questo caso, lo studio è stato condotto dai ricercatori della Pennsylvania State University e hanno riguardato le prugne secche.
Questo studio non è affatto da sottovalutare dato che è stato presentato, con i suoi risultati, al Congresso mondiale sull’osteoporosi, l’osteoartrite e le malattie muscoloscheletriche. Si tratta dell’evento clinico di maggior riferimento sulla salute delle ossa, articolazioni e muscoli. Andiamo, quindi, a vedere tutti i dettagli di questo importante studio.
Le prugne secche aiutano le ossa, ecco come: l’importante studio
La Bmd cala, nelle donne, dopo la menopausa in maniera sensibile. Cosa che porta all’aumento del rischio frattura dell’anca. Tale evento, oltre al ricovero in ospedale, porta anche alla riduzione della qualità e durata della vita. Quanto leggeremo riguarderà la prima ricerca che conferma l’effetto positivo delle prugne sulla Bmd all’anca e porta questo frutto ad essere considerato in ambito terapeutico.
Mary Jane De Souza, PhD, Facsm, Illustre Professore dell’Università ha sottolineato l’importante dato emerso nello studio condotto tra le donne in post menopausa. L’indagine ha indagato tramite il consumo di 5/6 prugne al giorno. Questo consumo permetteva una certa protezione dell’anca. Altri studi clinici hanno dimostrato di come questo frutto può servire per la prevenzione della perdita ossea.
Dal sito myfruit, si apprendono le parole della dietista e nutrizionista per il California Prune Board in Italia. Per Annamaria Acquaviva, il consumo di 50-100 grammi al giorno di prugne della California permette di dare più densità minerale, andando a ridurre il rischio di frattura osteoporotica. Tanti studi in merito hanno dato luce ai molti benefici che le donne ricevevano al consumo delle prugne. Recenti analisi hanno evidenziato anche degli effetti positivi sugli uomini osteopenici. Cosa che porta a voler indagare la relazione tra la salute ossea e il consumo di prugne disidratate.
La quantità di prugne da mangiare
Da quanto sostenuto dalla dottoressa Acquaviva, la quantità può arrivare fino a 100 grammi. Per porzione si parla di meno 100 calorie nonostante le prugne siano ricche di nutrienti con vitamine. Tutto questo può portare seri benefici alle nostra ossa. Inoltre, questo frutto presenta anche elemento fenolici che svolgono un’azione antiossidante. Cosa che dimostra come l’alimentazione sia importante per le ossa, anche per quelle deboli.
La ricerca, dunque, ha messo un aspetto molto importante in campo. Anche se, come possiamo immaginare, non dobbiamo esagerare con il consumo di questo frutto dato che ha una quantità di zucchero abbastanza importante. Sempre meglio, prima di agire, fare riferimento ad uno specialista di fiducia.
Le informazioni segnalate nell’articolo hanno scopo divulgativo e informativo. Sono studi scientifici apparsi in note riviste di settore e non devono sostituire, in alcun modo, la classica e opportuna consulenza dal medico o da uno specialista. Così come diagnosi e/o piani terapeutici devono essere sempre seguiti e mai modificati in base a queste.