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Gatti, sono un pericolo in gravidanza: tutta la verità

In moltissimi vivono in casa insieme ai gatti che sono dei veri membri di famiglia. Ma quando si è in gravidanza gli animali potrebbero essere un pericolo? Andiamo a scoprire quello che c’è da sapere in merito.

A volte una famiglia non è composta solo da due partner o genitori e figli. Molte persone considerano i loro animali domestici come dei veri e propri membri della famiglia, soprattutto coloro che li hanno in casa e passano con loro molto tempo. Quindi, quando la famiglia sta per allargarsi a causa di una gravidanza, gli amici a quattro zampe devono essere necessariamente considerati e spesso i dubbi si fanno strada nelle menti.

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Tutte le donne che hanno un gatto o più in casa vengono assalite da un grande dubbio: i gatti sono davvero pericolosi? È una domanda lecita, anche perché quello è uno status così delicato che c’è sempre bisogno di approfondimenti e pareri esperti. Sicuramente, il tuo medico di base o ginecologo ti avrà parlato di vari batteri che si rischia di correre durante i nove mesi e per questo è bene evitare determinate cose.

Avrai di sicuro sentito parlare di salmonellosi e listeria, tanto che dalla tua dieta bisogna bandire degli alimenti che possono essere un rischio per il feto. Ma avrai sentito nominare anche la toxoplasmosi, si tratta di un parassita che può essere trasmesso proprio dal gatto. E per questo motivo in tanti si chiedono se sia sicuro vivere in casa con il proprio animale domestico oppure è meglio di no. Andiamo a fare chiarezza.

Che cos’è la toxoplasmosi?

Prima di andare a vedere la correlazione tra gatti e gravidanza andiamo a conoscere che cos’è questo parassita. È una malattia parassitaria che possiamo contrarre in qualsiasi momento della vita, ma diventa un bel po’ pericolosa durante la gravidanza. Normalmente i sintomi passano quasi inosservati, come se si trattasse di un raffreddore, dopodiché la persona è immune per tutta la vita.

Il parassita si trasmette attraverso gli escrementi del gatto, che possono colpire le donne incinte se entrano in contatto con la lettiera del gatto e quindi si parla di toxoplasmosi. Il rischio è molto più elevato, soprattutto per il feto, se la persona non è stata precedentemente immunizzata. La toxoplasmosi può causare un rallentamento dello sviluppo o una malformazione del feto.

I sintomi della toxoplasmosi nelle donne in gravidanza possono sembrare generali. Parliamo di tutti quei sintomi che possono essere molto simili a quelli dell’influenza. Pensiamo al mal di testa, così come alla febbre o ai dolori muscolari. C’è chi avverte fatica e chi ha i linfonodi ingrossati. A volte invece non ci sono sintomi visibili e per questo sono importanti le analisi.

Gatti e gravidanza, cosa fare se non si è immunizzati alla toxoplasmosi?

Basta un semplice esame del sangue per sapere se la futura mamma è immune e, in caso contrario, bisognerà effettuare un controllo ogni mese.nLe donne incinte che non sono immunizzate contro la toxoplasmosi dovrebbero seguire una dieta rigida, poiché il rischio di contrarre la toxoplasmosi attraverso il cibo è molto maggiore di quello di contrarre la toxoplasmosi stando a contatto con la lettiera del gatto.

È fondamentale evitare la carne cruda o poco cotta che potrebbe veicolare il parassita. Tra le azioni quotidiane c’è anche quella di lavare bene frutta e verdura prima di mangiarle. Parliamo soprattutto di quelle che provengono direttamente dal terreno come ad esempio la lattuga e le carote, ma anche molte altre. Questo poiché potrebbero essere contaminate dalle feci.

Gatti e donne incinte: possono convivere?

I gatti di solito possono rimanere in casa durante la gravidanza. Se una donna incinta non immunizzata ha dei gatti, bastano pochi accorgimenti per ridurre i rischi di contaminazione. In generale, evitare il contatto con qualsiasi oggetto che possa essere contaminato dalle feci del gatto. Se devi maneggiare la sabbia, indossa guanti usa e getta.

È importante ricordare che il gatto fa i suoi bisogni nella sabbia. Anche se si muove all’esterno, i suoi artigli possono entrare in contatto con terra o sabbia. Cerca di evitare il contatto con il gatto e soprattutto i graffi.
Si consiglia di lavarsi bene le mani dopo ogni coccola. Anche dormire con il gatto rappresenta un rischio, quindi è consigliabile evitare di farlo durante la gravidanza.

Le informazioni riportate all’interno dell’articolo hanno uno scopo divulgativo e non vogliono andare a prendere il posto di un parere medico esperto. Pertanto, in caso di aggiornamenti e opinioni specialistiche sul tema è opportuno sempre sentire che cosa consiglia il medico di base.

Pubblicato da
Isabella Insolia

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