Alcune persone hanno la gotta, una malattia più comune di quanto si pensi, ma non lo sanno. Perché sottovalutano i sintomi. Come riconoscerla: i segni, le cause ed il trattamento per curarla.
Ci sono alcune malattie che vengono trattate proprio, ma che colpiscono la popolazione su vari livelli. Tale patologia è una di quelle che appartiene al settore reumatico e colpisce in genere tra l’1% e il 2% delle persone. È prodotto dalla formazione di cristalli di urato nei tessuti e nelle articolazioni e può provocare dolore ed infiammazione su più parti del corpo.
La gotta è una malattia del metabolismo ed è causata dal deposito di microscopici cristalli di acido urico nelle articolazioni, che provocano dolorose infiammazioni. A volte, questi cristalli formano accumuli che possono essere sentiti, o si depositano nei reni, causando coliche nefritiche o alterazioni della loro funzione. Nella stragrande maggioranza dei casi può essere prevenuto con un trattamento adeguato.
Normalmente, l’acido urico si dissolve nel sangue e viene espulso nelle urine. Se i livelli aumentano nel sangue, possono iniziare a formarsi cristalli nelle articolazioni e sotto la pelle, che appunto generano la malattia. Un disturbo del metabolismo che non tutti riescono a riconoscere subito. Tuttavia, ci sono dei sintomi che aiutano le persone ad individuarla anzitempo.
Prima di andare a conoscere i sintomi della malattia, andiamo a conoscere le cause che provocano la patologia. In condizioni normali, la quantità di acido urico che entra nell’organismo attraverso la dieta, sommata a quella prodotta attraverso una serie di reazioni biochimiche, è pari alla quantità di acido urico che viene escreta, attraverso le urine e, in misura minore, dalle feci.
Quando la quantità di acido urico prodotta più la quantità ingerita è maggiore di quella escreta, l’acido urico nel corpo aumenta, determinando livelli più elevati nel sangue, fino a precipitare sotto forma di cristalli, principalmente nelle articolazioni, dando origine ai sintomi e segni della malattia. L’insufficienza renale può portare alla gotta oppure viceversa.
In merito ad i sintomi della malattia, questa si presenta in vari modi. Dipende dal tipo e dalla persona. Tuttavia, possiamo dire che si presenta sotto forma di episodi improvvisi che vengon definiti come “attacchi” di intenso dolore e gonfiore di una articolazione, che costituiscono una delle cause dell’artrite acuta. L’episodio acuto, senza trattamento, dura diversi giorni, come si legge sul portale Ohga.
Questi episodi tendono a ripresentarsi e possono interessare qualsiasi articolazione negli attacchi successivi. L’articolazione più frequentemente colpita è la prima articolazione metatarso-falangea del piede. Ma può manifestarsi anche in altre articolazioni del piede, delle caviglie e, più raramente, delle ginocchia o polsi o gomiti. A volte le borse sinoviali o i tendini possono infiammarsi, dando origine rispettivamente a borsite o tenosinovite.
Se si lascia correre la malattia, gli attacchi potrebbero non risolversi completamente, interessando più articolazioni contemporaneamente e limitando notevolmente la qualità della vita del paziente. A volte, negli stadi avanzati, compaiono accumuli palpabili sotto forma di noduli duri. A volte i cristalli di acido urico si depositano nei reni, portando a episodi di colica renale.
La malattia è più frequente negli uomini che nelle donne. Può presentarsi dall’adolescenza all’età senile, anche se colpisce preferenzialmente gli uomini tra i 35 ei 50 anni e le donne oltre i 50 anni. Oltre ad essere maschi e di mezza età, il principale fattore di rischio è avere alti livelli di acido urico nel sangue. Tuttavia, ci sono anche altri fattori che possono predisporre alla malattia.
Questi sono la famigliarità con parenti con problemi simili, eccessivo consumo di alcool, poi obesità e sovrappeso. Tra i problemi di salute c’è anche ipertensione e ipotiroidismo, poi anche l’assunzione di alcuni farmaci e una dieta ricca di precursori dell’acido urico. A rischio sono anche coloro che hanno un ricambio cellulare per via di anemia, tumori, psoriasi ecc.
Coloro che sono colpiti da attacchi improvvisi di dolore possono provvedere subito a mettere sulla zona degli impacchi di ghiaccio per ridurre il gonfiore. Il trattamento si basa anche sulla somministrazione, stabilita dopo una diagnosi medica, di farmaci. I più comuni sono gli antinfiammatori non steroideo, si tratta dei comuni Fans. Altre persone, invece, prendono la colchicina, in dosi decrescenti per diversi giorni fino alla totale cessazione dei sintomi.
È importante, inoltre, seguire un regime alimentare consono alla patologia, quindi limitare al massimo gli alimenti ricchi di purine, e adottare uno stile di vita regolare. Gli alimenti ricchi di purine che bisognerebbe evitare, poiché contribuiscono alla generazione di acido urico nel corpo, sono: le acciughe e gli asparagi; ma anche gli organi animali come cervello, reni, fegato, ventriglio, ecc.). Ci sono anche le verdure secche, la salsa, sgombro, funghi, cozze, sardine.
Le informazioni presenti all’interno dell’articolo sono state riprese da fonti autorevoli e hanno uno scopo divulgativo. Non devono essere viste come base per trattamenti e diagnosi. In caso di dolore o sintomi legati alla malattia è consigliato rivolgersi al proprio medico curante o ad uno specialista del settore.
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