Arriva il tuo bambino in casa, dopo una giornata passata a scuola, e lo vedi che inizia a grattarsi con insistenza la scuola. Subito ti assale il dubbio che ha preso i pidocchi da un altro bambino.
Il problema dei pidocchi infatti è piuttosto comune soprattutto tra i bambini. Questo perché sono più abituati a un contatto stretto, a giocare tra di loro. Senza considerare che le aule stesse, con i banchi ravvicinati, ne favoriscono la diffusione.
Vediamo perciò cos sono i pidocchi, come si contraggono, i sintomi e come liberarcene.
Il termine pidocchio indica un gruppo di insetti parassiti, i quali possono vivere solo se si nutrono di sangue. A differenza di altri parassiti, infestano solo l’uomo e quando ciò accade è corretto parlare di parassitosi cutanea. I più comuni sono senza dubbio i pidocchi del capo, però esistono anche quelli del corpo e quelli del pube.
Il pidocchio si attacca ai peli e ai capelli con le sue robuste zampe molto simili ad uncini e pinze. Basta un solo pidocchio in testa per dar vita a una vera e propria infestazione. Penate che una femmina di pidocchio può in tutta la sua vita deporre tra le 80 e le 300 uova, note come lendini. Il tempo di schiusa è di circa una settimana e raggiungono poi la maturità in due settimane.
E’ facile intuire perciò come, in poco tempo, è possibile trovare decine e decine di pidocchi in testa.
La primissima reazione grazie alla quale di solito una persona si rende conto di soffrire di pediculosi è l’intenso prurito, specialmente sulla nuca e dietro le orecchie.
La saliva di questi parassiti poi possono provocare in alcune persone delle reazioni allergiche più o meno intense, con la comparsa di pustole nel posto dove sono stati morsi.
Ecco perciò che i sintomi tipici della presenza di pidocchi sulla cute o altre parti del corpo sono:
I pidocchi possono essere trasmessi solo con un contatto diretto. Questo perché sono parassiti privi di ali e inoltre, non possono saltare una testa all’altra. Perciò l’unico modo in cui hanno per passare da un individuo all’altro è proprio il contatto diretto.
Ecco che è più facile che un’infezione di pidocchi si presenti nelle comunità sovraffollate, come per esempio negli asili, le scuole materne, le scuole elementari, le strutture sportive ma anche all’interno dei nuclei familiari.
Il rischio di contrarre pidocchi ovviamente non si limita a questi ambienti. Una persona può contrarli per esempio anche nei locali pubblici o nei mezzi di trasporto. Anche se più raramente, alcuni oggetti possono essere veicolo di trasmissione. Tra questi troviamo le coperte, i berretti, gli asciugamani, i caschi, le sciarpe etc. Il rischio comunque è piuttosto ridotto per il semplice fatto che fuori dal loro habitat naturale non possono vivere più di 2 o 3 giorni.
Esistono diversi tipi di prodotti da utilizzare contro i pidocchi e sono disponibili in molte forme differenti. Per esempio in commercio si possono trovare quelli in polvere, sotto forma di shampoo, di mousse, di gel, spray o lozioni.
L’importante è che contengano specifici principi attivi, capaci di provocare la morte dei pidocchi. Il primo principio attivo noto è il Malathion, il quale è un organofosforico e va a causare la paralisi respiratoria del pidocchio. Agisce anche sulle uova. Altrimenti c’è l’estratto di piretro, che agisce come occlusivo e uccide i pidocchi soffocandoli. La sua efficacia però non è totale sulle lendini.
Questi due principi attivi comunque sono i migliori che si possono trovare contro i pidocchi. L’ideale è di utilizzarlo direttamente sui capelli asciutti, massaggiandoli bene in modo tale da renderlo efficace su tutta la cute. Dopo va lasciato agire per circa 10 minuti, per poi procedere con il lavaggio con acqua e uno shampoo neutro. Dopo circa una settimana è bene ripetere di nuovo il trattamento, così da uccidere eventualmente i pidocchi appena nati in seguito al primo trattamento.
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