L’alimentazione è sempre un aspetto a dir poco fondamentale della nostra vita. Esagerare, come spesso accade, può portare a conseguenze non proprio positive. Mangi salato? Una ricerca svela che potrebbe accorciare la vita.
Sentiamo sempre più che una corretta e sana alimentazione può portare dei seri benefici al nostro organismo. Come spesso accade, però, esagerare in un senso o nell’altro non porta mai a scenari positivi. Questo è quanto rilevato da uno studio per quanto riguarda il mangiare salato. Questi prodotti sono sempre più interessanti ma possono riservare qualche aspetto negativo.
È storica, ormai, la diatriba tra il cibo salato e quello dolce. La nostra cucina, come ben sappiamo, è formata da tantissimi prodotti di altissimo profilo. Prodotti alimentari che fanno gola e sono a dir poco irresistibili. Di certo, però, l’attenzione deve essere sempre massima sia che si parli di assunzione dei dolci sia che si parli di assunzione dei prodotti salati.
Aggiungere del sale al cibo, infatti, viene legato ad un rischio aumentato che si avvicina al 28% di morte prematura. Questo dato è stato rilevato dallo studio condotto dai ricercatori della Tulane University School of Public Health and Tropical Medicine. Tale studio è possibile trovarlo sulla rivista dell’European Heart Journal. Entriamo nel merito dello studio e scopriamo perché mangiare salato può ridurre l’aspettativa di vita.
Mangiare salato riduce la vita: lo studio svela i motivi
La ricerca viaggia sempre più in direzione di studi legati all’alimentazione e all’impatto che questa ha sulla nostra vita. In tal merito, i ricercatori hanno passato in rassegna le informazioni che riguardavano più di 500.000 persone. Il team guidato dal ricercatore Lu Qi ha valutato dati per un numero di 501.379 partecipanti derivati dall’indagine della biobanca britannica.
Ai partecipanti è stato chiesto, attraverso un questionario, di svelare la frequenza con cui aggiungevano del sale durante i pasti. Per dare una risposta, sono stati presi in considerazione l’età, genere, etnica, indice di massa corporea, assunzione di alcol o fumo, attività fisica e quadro clinico. Per lo studio sono stati presi come riferimento persone in una fascia d’età tra i 40 e i 69 anni. Dall’analisi, gli studiosi, hanno sottolineato di come 3 persone su 100 sono colpite da una morte prematura.
Di norma, il dato sulla morte prematura è quello svelato in precedenza. Ma gli autori dello studio hanno sottolineato di come mangiare salato possa far aumentare questo numero. Tali numeri, confermano i ricercatori, possono dare un nuovo sviluppo in chiave di salute pubblica.
Occhio al sale a tavola: potrebbero sorgere tanti problemi
Lu Qi, il ricercatore a capo della ricerca, ha sottolineato come ci siano nuove evidenze che devono portare a modificare le proprie abitudini. Una modifica del proprio atteggiamento, sottolinea, non può che portare a importanti miglioramenti sulla propria salute e sull’aspettativa di vita. Anche se, dall’altra parte, ci risulta difficile capire quanto sale assumiamo.
È anche vero, però, che aggiungere del sale ai nostri piatti è pratica praticamente comune. Una pratica che, come ha rilevato lo studio, porta ad un decesso prematuro. Inoltre, nello studio, la morte prematura presa in considerazione era quella che avveniva prima dei 75 anni. Ma, come confermato da Qi, questa aspettativa aumentava leggermente quando si assumeva frutta e verdura.
In conclusione, il ricercatore ha sottolineato di come ci sarà bisogno di altre indagini per confermare quanto sostenuto. I loro risultati, aggiunge, confermano di come aggiungere sale possa non essere solo un rischio per la nostra salute ma anche ridurre l’aspettativa di vita.
Quali sono le conseguenze del mangiare troppo salato?
Oltre alla risposta dato dallo studio, esagerare con il sale porta ad un’alta ritenzione idrica e pressione del sangue. Porta con se, quindi, anche ipertensione e tutte le sue complicazioni. L’impatto di un eccessivo consumo del salato porta a coinvolgere anche cuore, arterie e vari organi. Ci possono anche essere sintomi come nausea, vomito, febbre e problemi respiratori.
Quali alimenti presentano una quantità importante di sale?
I prodotti alimentari che hanno all’interno questo elemento sono vari. Pensiamo ai formaggi, ai salumi, agli insaccati e ai tanti prodotti conservati. Il sale è all’interno anche a cibi di origine animale come può essere il latte, carni bianche e rosse. Mentre la quantità è di molto inferiore ai prodotti di natura vegetale.
L’articolo contiene informazioni pubblicate su riviste di settore. Pertanto hanno scopo solo divulgativo e informativo. Queste non devono essere in alcun modo prese come in sostituzione della normale e sempre consigliabile consulenza medica. Stesso discorso vale in caso di diagnosi e/o piano terapeutico.