Abbiamo sentito spesso parlare di esercizio fisico come elemento imprescindibile per la nostra salute. Ora, il sistema sanitario britannico lo ha messo al centro di uno studio. Questo consentirebbe di valutare i risultati in merito alla riduzione dell’onere delle terapie.
L’attività fisica, insieme ad un’adeguata alimentazione, permette di dare al nostro corpo e alla nostra mente equilibrio. Da tempo, ormai, sentiamo di come fare attività fisica sia importante per noi e per il nostro organismo. Questo pensa il sistema britannico che sta per dare il via ad uno studio che valuta gli effetti della prescrizione medica in riferimento all’abbassamento dell’onere delle cure.
La ricerca, come ben sappiamo, viaggia sempre su diversi binari. Sempre alla ricerca della comprensione su alcuni aspetti. In questo caso, la notizia è stata data da il Paìs che nell’approfondimento ha sottolineato che se l’esercizio fisico fosse una pillola, il medico la prescriverebbe sempre.
Inoltre, l’esercizio fisico farebbe bene anche alla salute mentale. Alcuni studi della neuroscienza hanno mostrato proprio di come i benefici sono davvero tantissimi. A tal proposito, il The Guardian parla di medici di base che possano prescrivere sport dentro un programma di attività che non si legano a terapie di farmaci. Con meno problemi fisici ci sarebbero meno cure e, di conseguenza, meno spesa sanitaria. Insomma, sono varie le fonti che parlano di esercizio fisico che elimina i farmaci. Per questo, si sta per avviare una profonda indagine in merito.
L’esercizio fisico elimina i farmaci? Lo studio vale 12,7 milioni di sterline
Cambiare le proprie abitudini di vita non è affatto semplice. Per cambiare abitudini bisogna fare fede su moltissimi aspetti. In uno studio britannico, il docente Fernando Rodriguez Artalejo ha evidenziato di come i pazienti che sono stati consigliati di fare palestra o piscina non abbiamo rilevato nessun beneficio dall’attività fisica.
Lo studio che si appresta a fare il sistema sanitario, ricerca che partirà dal 2023, ha un fondo di 12,7 milioni di sterline, circa 15 milioni di euro. Lo stesso Artalejo si mostra scettico sul cambiamento delle abitudini dei pazienti ma sottolinea che i risultati che verranno fuori saranno utili anche per le altre nazioni. La ricerca farà capire se davvero funziona, il livello di prescrizione sociale e se le spese sono giustificate.
Come svelato anche dal docente spagnolo, il Regno Unito investono molto nell’analisi dei servizi sociali. Proprio il Regno Unito è stato teatro di ricerche che si avvicinano a questa che si condurrà prossimamente. In particolare, c’è uno studio che riguarda il miglioramento della salute dei pazienti, soprattutto quella mentale, tramite il contatto con la natura. A tal proposito, ci sono diverse ricerche che hanno portato alla luce dei risultati a dir poco promettenti. Le indagini condotte hanno mostrato tanti benefici con il contatto con la natura, ambienti verdi e ampi ed esposti alla luce naturale.
Continuando su questo filone, in Australia lo scorso anno si è dato vita ad un programma di prescrizione di attività fisica nel parco in coordinamento con i consigli locali. Questo programma comprendeva più di 450 attività che si svolgono all’aperto e nel week-end. Insomma, sembra che la ricerca viaggi sempre più in questa direzione. La comunità scientifica, quindi, attende i risultati della ricerca imbastita dal sistema britannico. Una ricerca che potrebbe cambiare alcune situazioni.
L’articolo contiene informazioni che hanno scopo divulgativo e informativo. Queste non devono in alcun modo sostituire la normale e sempre consigliabile visita medica o specialistica.