Sono stati tanti gli operatori sanitari che si sono opposti all’obbligo di vaccinazione e hanno avviato un ricorso, appellandosi al proprio diritto di scelta. Filippo Anelli, il presidente Fnomceo afferma però che sono “pochi i camici bianchi tra gli operatori sanitari ricorrenti” e che un medico che non crede nel vaccino è come un ingegnere che non crede alla matematica.
Ecco che Filippo Anelli, il presidente della Federazione nazionale dell’Ordine dei Medici si racconta durante un’intervista commentando con parole dure ma sensate la decisione di 300 tra medici ed operatori sanitari a Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona di avanzare con l’iniziativa di richiedere l’annullamento dell’obbligo di vaccinazione da Covid19.
Anelli parla ai colleghi e ai vari operatori sanitari che hanno avviato il ricorso, ricordando loro che la Corte Costituzionale non parla di obbligo di vaccinazione, ma di un vero e proprio requisito per poter esercitare la professione sanitaria. Quindi un professionista quando si presenta questo momento deve scegliere: può vaccinarsi e continuare a svolgere il proprio lavoro, oppure rinunciare alla carriera.
Quando un medico inizia a portare avanti delle battaglie contro il vaccino infatti andrà incontro a un procedimento disciplinare. Anelli dice: “Questo perché un medico che non crede ai vaccini è come un ingegnere che non crede alla matematica. Come si fa?”
La sua idea comunque è che questi 300 medici non stanno davvero cercando di cancellare l’obbligo, quanto piuttosto di prendere tempo.
Oggi sono tante le persone che sono accorse a farsi il vaccino, così come sono tante le persone che invece non vogliono farlo perché intimorite. L’informazione infatti è piuttosto forte, specialmente su quelli che sono gli effetti collaterali. Sentir parlare poi di medici che si rifiutano all’obbligo di vaccinazione, non fa altro che aumentare il panico e la paura tra le persone.