L’obesità rappresenta un grande problema. Anche se si tratta di bambini. Uno studio a riguardo ha messo in evidenza dei dati che stanno preoccupando. Ecco quali sono.
Si parla sempre di più del problema del peso. In certi casi, l’obesità può rappresentare un durissimo problema da superare. La scienza, a riguardo, ha sempre più portato avanti degli studi che hanno messo in luce l’incidenza sugli adulti. Ora, invece, si è evidenziata l’incidenza sul cervello dei bambini. Con dati che hanno lasciato tutti a bocca aperta.
L’alimentazione deve essere benzina positiva per il nostro corpo e organismo. L’aumento di peso, in alcune circostanze, può segnare anche l’avvento di patologie e altre conseguenze negative. Di recente, l’Italian Barometer Obesity Report ha svelato lo stato attuale in questo tema nel nostro Paese. Si è evidenziato come più di un quarto dei bambini e adolescenti presenti questa condizione. Stiamo parlando della fascia che va dai 3 anni ai 17 anni.
La ricerca americana che nelle prossime righe approfondiremo riguarda una delle più grandi analisi di sempre. Questa ha analizzato i dati dell’Adolescent Brain Cognitive Development (ABCD). Le informazioni riguardano bambini tra i 9 e i 10 anni che provenivano da 21 centri di ricerca della Nazionale. Gli studiosi si sono concentrati su 5.169 bambini, andando ad osservare l’indice di massa corporeo e alcune risonanze magnetiche. Queste per valutare possibili cambiamenti a livello microstrutturali.
Lo studio si è concentrato sulla relazione tra peso del bambino, BMI e cambiamenti nel cervello. La risposta a cui sono arrivati gli studiosi è che un peso maggiore nell’infanzia porta ad una cattiva salute del cervello. I cambiamenti si sono notati nella sostanza bianca, riduzione dello spessore della materia corticale grigia e abbassamento della connettività funzionale. Lo studio, come riportato da Ok-Salute e Benessere, sarà pubblicato al convegno della Radiological Society of North America.
Gli esperti, sono poi passati ad esaminare la risonanza magnetica strutturale e quella funzionale allo stato di riposo. Questo ha permesso di valutare i cambiamenti di flusso sanguigno e la conseguente attività dell’organo.
Dopo le varie verifiche, hanno visto come ci sia stata una compromissione profonda dell’integrità della sostanza bianca. Nell’analisi, le immagini fMRI a riposo hanno evidenziato che l’aumento del peso portava ad un abbassamento della connettività dell’organo.
Tale scenario, è stato rilevato nelle sezioni di cervello che si collegano al controllo cognitivo. Si aggiungono anche motivazione e processo decisionale che richiama in causa la ricompensa.
Nei bambini obesi c’è la ricerca di alimenti che hanno grassi e zuccheri aggiunti. Questi prodotti hanno pochi nutrienti che, poi, sono quelli che aiutano lo sviluppo del cervello. Ci riferiamo a proteine, acidi grassi omega-3 e vitamine B.
I bambini che mangiano frutta, verdura, legumi, proteine magre e grassi sani hanno un livello di obesità inferiore. Inoltre, questi alimenti sono ottimi per l’evoluzione positiva del nostro cervello.
L’articolo contiene informazioni che seguono scopi divulgativi e informativi. Non devono essere assunte al posto di una consulenza da uno specialista. Si ricordi, inoltre, che non devono in alcun modo sostituire diagnosi effettuate da professionisti specializzati.
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