L’obesità infantile continua ad essere un grave problema di salute in Italia e nel mondo. Tra i tanti rischi di malattie e patologie varie, l’allarme c’è anche per quanto riguarda il cervello.
Tra i problemi di salute pubblica che preoccupa i medici di tutto il mondo c’è l’obesità. Negli ultimi anni si è diffuso in modo allarmante non solo tra gli adulti, ma anche tra bambini e adolescenti. È stata definita come “epidemia del XXI secolo” ed è più pericolosa di quanto si possa immaginare. Questo perché danneggia anche lo sviluppo delle aree cerebrali.
Una delle cause principali dell’obesità infantile è il comportamento che i bambini assumono dai loro genitori e da chi si prende cura di loro. Molti esperti si battono con insistenza per spingere i genitori ad insegnare ai loro figli delle abitudini alimentari sane e incoraggiando loro a rimanere fisicamente attivo facendoli fare sport. Alcuni studi in passato hanno fatto leva sulla correlazione che c’è tra obesità e cervello.
Un gruppo di ricercatori della Yale School of Medicine di New Haven hanno scoperto, attraverso i vari studi fatti sullo sviluppo e salute del cervello dei bambini, che ci sono delle alterazioni evidenti in quello dei bambini che sono in sovrappeso o obesi. Da qui arriva un serio allarme per quanto riguarda la salute non solo fisica, ma anche psichica del bambino.
Cos’è l’obesità infantile?
L’obesità infantile è una malattia complessa che può verificarsi quando il bambino è al di sopra di un peso sano per la sua età e altezza. La definizione medica ci dice che si ha quando un indice di massa corporea (BMI) è pari o superiore al 95° percentile. I fattori di BMI dei bambini differiscono da quelli degli adulti. Per i bambini, il BMI è specifico per età e sesso perché la loro composizione corporea varia con l’età.
Un indice di massa corporea elevato può essere un segno di grasso corporeo elevato. L’IMC non misura direttamente il grasso corporeo. Ma avvisa i medici ed i genitori che il bambino potrebbe aver bisogno di più test per vedere se il grasso in eccesso è un problema. Essere in questa condizione porta maggiori probabilità di sviluppare problemi legati alla salute fisica, ma anche per quanto riguarda il cervello.
Qual è la relazione tra obesità e cervello?
Secondo uno studio condotto qualche anno fa presso il Leiden University Medical Center nei Paesi Bassi, i volumi di materia grigia sono inferiori nelle persone con obesità . Avere livelli più elevati di grasso distribuito in tutto il corpo è associato a volumi più piccoli di importanti strutture cerebrali. Comprese le strutture della materia grigia che si trovano al centro del cervello. Ciò conferma che esiste una connessione molto importante tra obesità e morfologia cerebrale .
Obesità infantile, cattiva salute del cervello: lo studio
Utilizzando i dati della risonanza magnetica del più grande studio a lungo termine sullo sviluppo del cervello e sulla salute dei bambini negli Stati Uniti, i ricercatori hanno scoperto che un peso più elevato e un indice di massa corporea (BMI) nella preadolescenza sono associati a una cattiva salute del cervello. I risultati sono stati presentati di recente alla riunione annuale della Radiological Society of North America.
I ricercatori hanno osservato i cambiamenti strutturali del cervello nei bambini con un peso più elevati della media, inclusa una significativa compromissione dell’integrità di quella che si chiama ‘sostanza bianca’. Le aree di degrado includevano la materia bianca, parliamo di quell’insieme di fasci di fibre nervose che collegano le varie aree cerebrali. In poche parole, è stato visto un invecchiamento precoce.
Ma non finisce qui. I ricercatori hanno anche osservato un assottigliamento dello strato più esterno del cervello, o corteccia, che è stato associato a funzioni esecutive compromesse. Il team di ricerca ha spiegato che si aspettavano una cosa del genere, anche se sono rimasti sorpresi per quanto riguarda la compromissione della sostanza bianca nei bambini, visto che questa si ha per gli adulti.
Cosa causa l’obesità infantile
Le cause dell’obesità infantile sono diverse. Prima di tutto bisogna porre l’accento sui comportamenti familiari come le abitudini alimentari e l’inattività. Poi ci sono i fattori genetici che possono aumentare la probabilità che un bambino abbia l’obesità. Tra i fattori inseriamo anche quelli socioeconomici, dove il luogo in cui vive un bambino può avere un effetto diretto sul rischio di sviluppare l’obesità. Da non sottovalutare anche i fattori culturali, con la pubblicità di catene di fast food e snack poco sani può contribuire all’obesità. Poi ci sono anche i disturbi ormonali che sono un altro fattore di rischio.
Quali sono i rischi dell’obesità infantile?
L’obesità infantile è un grave problema di salute pubblica in tutto il mondo. I bambini che sono obesi hanno maggiori probabilità di portare la condizione nell’età adulta. Oltre al fatto che corrono un rischio maggiore di sviluppare molti problemi di salute come asma, apnee notturne, diabete di tipo 2, ipertensione cioè una alta pressione sanguigna, colesterolo alto, malattie cardiache, ictus, disturbi muscoloscheletrici come l’artrosi.
Poi possono sviluppare anche alcuni tipi di cancro, tra cui il cancro del colon e il cancro al seno. Poi c’è chi può sviluppare il fegato grasso. Inoltre, i bambini che hanno l’obesità corrono un rischio maggiore di sperimentare: bullismo, isolazione sociale, bassa autostima e depressione.
Le notizie scritte all’interno dell’articolo hanno una finalità informativa e non vogliono prendere il posto di esami fatti da esperti del settore. Sono informazioni che sono state riprese da fonti autorevoli e riconosciute. In caso di diagnosi e trattamenti è opportuno rivolgersi prima dal proprio medico curante e, in caso di necessità, da uno specialista.