Nei giorni scorsi si è incendiata la polemica sull’ammoniaca che sarebbe utilizzata per avere gli oreo del colore che conosciamo. Ma questa sostanza non è utilizzata solo dalla società che produce questi biscotti. Ecco perché è utilizzata.
La fabbrica olandese Olam produce per la società Mondelez i biscotti caratterizzati dal colore bianco e nero. Si tratta di uno dei biscotti più comprati a livello mondiale ma che è finito al centro della polemica per l’utilizzo dell’ammoniaca. L’indagine lanciata dal quotidiano Noordhollands Dagblad ha fatto il giro del mondo.
La Mondelez, produttrice degli Oreo, è finita al centro della discussione per la presenza, ritenuto non idonea, dell’ammoniaca nei propri biscotti. Questi biscotti, come detto, sono molto consumati ed uniscono cacao e vaniglia. Prima di proseguire, è giusto segnalare come questa sostanza nei dolci non sia un problema per la salute. Inoltre, ci sono anche altri biscotti che ne fanno il giusto utilizzo.
Ma la polemica che riguarda la società che produce Oreo non è tanto l’utilizzo di questo elemento quanto più la quantità messa nel processo produttivo. L’utilizzo, infatti, è dovuto per voler scurire il cacao che presenta la base dei biscotti. Ecco, quelle dosi per molti sarebbero esagerate. Inoltre, ci sarebbe anche un problema ambientale da segnalare in questa vicenda.
L’ammoniaca per dolci si chiama tecnicamente come bicarbonato di ammonio. Si tratta di un sale che reagisce in acqua con una temperature compresa tra i 40 e i 60 gradi. Oltre il 60 gradi abbiamo la trasformazione in anidride carbonica. Questo permette al prodotto, mentre è in forno, di lievitare.
L’ammoniaca, quindi, viene utilizzata dalle industrie ma anche nelle cucine casalinghe. Nel processo, questa evapora così da dare un prodotto sicuro e che non reca nessun danno alla salute. L’unico problema è rappresentato dall’odore che si presenta pungente.
Quando è in cottura, l’odore si fa pungente e questo potrebbe preoccupare chi non lavora tanto con questo elemento. Anche questo aspetto si lega alla polemica Oreo. Molti, attorno alla fabbrica, hanno segnalato l’odore fastidioso di ammoniaca. Anche in questo caso, però, è tutto nella norma. Questo perché l’odore che si percepisce è dovuto all’evaporazione dell’ammoniaca. Cosa che permette di sparire nel prodotto. Se la si lavora a casa, l’unico consiglio è di avere una via che permetta il circolo dell’aria. Oppure allontanate il viso quando aprirete il forno.
La polemica non ha riguardato solo la salute di chi normalmente consuma questi biscotti ma anche l’ambiente. Infatti, l’ammoniaca fa parte delle sostante inquinanti che sono indicate dalla Direttiva sui limita nazionali di emissioni del 2016.
Come segnalato dall’Agenzia europea per l’ambiente, nel 2019 ci sono state tante emissioni di ammoniaca. Mentre le emissioni degli inquinanti atmosferici risultano essere in calo. Ragion per cui, se sulla salute personale possiamo stare più che tranquilli, diverso è il discorso sulla questione ambientale. Anche se ci sono dei limiti che vengono alla fine rispettati come segnalato dall’ente per la sicurezza ambientale olandese in merito alla polemica contro la fabbrica Olam.
Partiamo con il dire che l’ammoniaca per dolci procede ad un azione, rapida, con una lievitazione meno sviluppata verticalmente. Per questo motivo, per i biscotti è utilizzatissima. Una volta che il prodotto si è raffreddato, non ci sarà traccia dell’elemento.
Il lievito per dolci, invece, è usato sia per dolci considerati a pasta dura sia per impasti dalla consistenza cremosa. A differenza dell’ammoniaca, questo lievito non evapora e lascia una sua presenza sia in termini di sapore che di odore. Cosa che viene avvertita maggiormente se non è utilizzato corettamente.
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