Osteoporosi

Per osteoporosi si indica una malattia sistemica che interessa lo scheletro. Le persone che ne soffrono hanno ossa più fragili del normale e sono infatti più a rischio di andare incontro a delle fatture.

Questa fragilità ossea avviene perché il tessuto osseo si deteriora, con una riduzione della massa minerale ossea.

Per massa minerale ossea si intende la quantità di minerali presente in un centimetro cubo di osso. Più densità minerale c’è e più l’osso risulta resistente davanti a possibili fratture.

Cause dell’osteoporosi

La causa più importante dell’osteoporosi è l’invecchiamento. Cioè tutti siamo soggetti a una demineralizzazione ossea con gli anni che passano. Ciò non significa che tutte le persone anziane ne soffrono, però senza dubbio si tratta di una malattia molto più comune tra gli anziani che tra i giovani.

Vi deve poi essere una certa familiarità, quindi una predisposizione genetica a soffrire di osteoporosi.

Un ruolo importante in effetti lo giocano anche gli ormoni. Basta pensare alla donna, quando entra nella fase della menopausa, che subisce una riduzione importante dei livelli di estrogeni. Da questo momento aumenta il rischio di soffrire di osteoporosi. Nell’uomo invece è causa importante la riduzione del testosterone, il quale quando è a livelli normali contribuisce a mantenere in buona salute le ossa del corpo.

Nonostante sono le due cause più importanti, non sono le uniche. Analizziamo adesso le altre.

  • Vita sedentaria: chi ha adottato per quasi tutta la vita uno stile sedentario, con una scarsa o nulla attività fisica, è più a rischio di altre persone di soffrire di osteoporosi.
  • Trattamenti medici: tra i trattamenti medici che potrebbero compromettere la salute ossea portando appunto all’osteoporosi vi sono per esempio quelli radioterapici, chemioterapici, antiepilettici e corticosteroidi.
  • Carenze alimentari patologiche: quando l’organismo, per via di un deficit, non riesce ad assorbire minerali importanti come il calcio o il fosforo o la vitamina D, può portare appunto alla comparsa di osteoporosi.
  • Celiachia: sembra che, chi soffre di celiachia, è più predisposto a soffrire di osteoporosi rispetto ad altre persone.
  • Razza: alcune razze sono più soggette a soffrire di osteoporosi. Rappresenta perciò un fattore di rischio appartenere alla popolazione caucasica o asiatica.
  • Stile di vita errato: chi fuma o beve molti alcolici è più a rischio, durante l’età adulta, di soffrire di osteoporosi.
  • Estrema magrezza: le persone molto magre o che soffrono per esempio di anoressia nervosa, sono più a rischio di soffrire di osteoporosi.
  • Ipertiroidismo: chi soffre di ipertiroidismo tende a soffrire con più facilità di osteoporosi.

Sintomi dell’osteoporosi

Come accade per tante altre patologie importanti, anche l’osteoporosi tende a essere silenziosa. Cioè non c’è un momento in cui una persona si accorge di soffrirne, magari appunto per dei campanelli d’allarme.

Solitamente le persone si rendono conto di soffrire di osteoporosi quando, successivamente a una caduta che sembra “banale”, ne ottiene una frattura ossea.

Non solo, la frattura ossea quando c’è in corso l’osteoporosi è particolarmente dolorosa, specialmente quando è l’anca l’osso che viene fratturato.

Un altro aspetto caratteristico di una frattura ossea quando si soffre di osteoporosi è il fatto che la guarigione spontanea è faticosa. Nella maggior parte dei casi per riparare al danno serve intervenire con un intervento chirurgico.

Le altre due ossa che maggiormente subiscono questo genere di danni sono quelle del polso e quelle delle vertebre. Specialmente in quest’ultimo caso si assiste alla frattura da compressione, la quale provoca una curvatura anomala della colonna vertebrale.

Complicanze dell’osteoporosi

L’osteoporosi di per se porta come complicanza la frattura ossea, dolorosa e di difficile risoluzione.

Il problema infatti è che, in caso di frattura (specialmente degli arti inferiori), la qualità della vita ma anche l’aspettativa di vita si riduce notevolmente.

Magari non tanto per la frattura stessa, quanto piuttosto perché l’immobilità potrebbe provocare nel soggetto una trombosi venosa oppure una polmonite da stasi.

Serve perciò far attenzione, specialmente una volta entrata in menopausa la donna, al benessere generale. Serve seguire una dieta equilibrata, evitare di fumare e bere alcolici ed eseguire con costanza attività fisica.

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