Oggi parliamo di parassitosi intestinali, cioè quando dei parassiti infestano il nostro intestino provocando una serie di sintomi e conseguenze che in alcuni casi possono essere letali.
I parassiti che possono infestare il nostro organismo possono essere di due tipi. Da una parte ci sono i protozoi e dall’altra i metazoi. La prima differenza è nelle dimensioni di questi due differenti tipi di parassiti.
I protozoi hanno delle dimensioni davvero ridotte, si parla giusto di pochi μm. I metazoi invece, possono essere di pochi millimetri o arrivare anche ad alcuni metri di lunghezza. Di questa seconda categoria sono due i principali tipi di parassiti intestinali che interessano l’uomo ed entrambi sono noti come elminti. Possono essere cilindrici oppure piatti. C’è da citare forse il più comune, noto come Verme Solitario o Tenia.
Come arrivano a infestare l’organismo?
Per quanto possa essere riprovevole l’idea che un parassita infesti il nostro intestino, credetemi quando vi dico che è meno raro di quanto sempre. Sono moltissime le persone che ogni anno ne soffrono e si rivolgono al proprio medico in cerca di una cura. Ma come arrivano a infestare l’organismo?
Cause dei parassiti intestinali
Arrivano a infestare l’organismo umano a causa dell’ingestione di cibi poco cotti, in particolar modo le carni, i cibi crudi o quelli non adeguatamente lavati e che potrebbero quindi contenere ancora delle tracce di acque nere o feci umane.
Un altro importante veicolo di trasmissione dei parassiti intestinali è proprio l’acqua. Può capitare per esempio di bere accidentalmente acqua contaminata.
Una terza, anche se più rara possibilità, è quella che le larve entrino direttamente nella cute, e arrivino poi a infestare l’intestino.
I sintomi della parassitosi intestinale
In particolar modo parliamo dei sintomi dei vermi intestinali, che sono quelli che interessano maggiormente l’uomo. Considerate infatti che la sintomatologia varia molto in base al tipo di parassita.
Quando il vostro intestino è infestato dai vermi intestinali, possono presentarsi una serie di sintomi che si fanno più intensi quanto è maggiore il numero di parassiti nell’organismo.
Le manifestazioni più comuni sono la presenza di acqua, muco e sangue nelle feci. Forti dolori addominali, sensazione perpetua di gonfiore addominale, nausea e vomito.
Altre volte possono presentarsi altri sintomi, sono reputati meno comuni. Tra questi rientrano il prurito anale e vaginale, la tosse stizzosa, le polmniti, la fibrosi epatica, l’ipertensione portale e alcuni datti a carico delle vie escretrici.
Come diagnosticare una parassitosi intestinale
Come si diagnostica una parassitosi intestinale? Occorre prima di tutto un esame obiettivo e dopo un’anamnesi.
Il medico valuta i sintomi del proprio paziente e allo stesso tempo ricerca l’eventuale probabilità dei fattori di rischio. Per esempio una recente visita in un paese in via di sviluppo, condizioni igieniche precarie, un sistema immunitario depresso etc.
Dopo però, a dare la conferma o no l’ipotesi del medico, vi è l’esame culturale delle feci. Viene eseguita sia a livello di microscopio che di macroscopio. Viene eseguita due volte, a distanza di due giorni.
Dall’esame colturale delle feci emerge la presenza delle uova oppure in alcuni casi anche parte dei vermi interni.
Può essere eseguito anche un altro test, noto come tape test. Può essere fatto sia a domicilio che con delle analisi di laboratorio. Viene posizionato per pochi secondi un nastro adesivo sull’area anale. Va eseguito al mattino, subito dopo il risveglio o prima dell’evacuazione. Questo perché la notte i vermi femmine depositano le uova fuori dal retto.
Se vi sono quindi vermi intestinali si noterà grazie a questo test. Di solito l’operazione viene ripetuta tre volte e in tre giorni separati.
Come si curano i parassiti intestinali
Viene prescritto un trattamento di tipo farmacologico. Il farmaco scelto dipende ovviamente dal tipo di parassita infestante. Per i vermi per esempio vengono di solito utilizzati il pirantel pamoato, il praziquantel, l’albendazolo, il mebendazolo.
Esistono anche alcuni rimedi naturali, seppur non sono consigliati perché non si può essere certi della loro reale efficacia. Tra questi rientrano l’aglio, i semi di zucca, il seme santo, gli oli essenziali e il melograno.
Una volta sconfitti i parassiti intestinali occorre prevenire il problema bevendo sempre acqua in bottiglia, specialmente nei paesi a rischio. Lavari le mani dopo aver toccato qualsiasi cibo potenzialmente contaminato, cucinare sempre le carni alla giusta temperatura e pulire bene l’ambiente dove si vive.