Sono tante le persone che hanno una paura irrazionale, definita anche come fobia. Nel mondo ci sono tantissime di queste paure. Vediamo quali sono le più diffuse, potresti avere una di queste fobie.
Avere una paura irrazionale, incontrollata e ingestibile non può che provocare, in chi la prova, una sensazione di profondo terrore. La particolarità di questo argomento è che ci sono tantissime di queste paure. Alcune sono note ai più mentre altre sono meno conosciute ma comunque fanno parte di tante persone.
Chi non soffre di una particolare fobia non sa cosa si prova. Non sa la sensazione che si scatena davanti a qualcosa che ci impaurisce in maniera profondissima. Si va dagli animali, alle persone, fino ad arrivare a tanti piccoli aspetti del quotidiano. Insomma, le fobie sono un durissimo fardello da portare avanti.
Partiamo con il dire che la fobia si sintetizza in una paura estrema, spropositata e irrazionale. La particolarità è che la paura si scatena verso qualcosa che viene vista come una reale minaccia. Chi ne soffre, come riportato dall’Istituto di Psicologia e Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva, viene sopraffatto dal terrore alla sola idea di contatto con l’oggetto della paura. Cosa che porta ad innescare atteggiamenti e comportamenti di profondo terrore. Ma quale sono le fobie più comuni?
Quali sono le fobie più comuni?
Sono tanti gli studi che hanno messo al centro queste fobie. Secondo quanto riportato dall’analisi condotta dall’YouGov UK, sarebbero 13 le fobie che non fanno dormire la notte. Al primo posto troviamo quella che si lega alle altezza, questa è chiamata acrofobia. Troviamo poi l’ofidiofobia, la paura dei serpenti. Mentre al terzo posto abbiamo la glossofobia che riguarda la paura di parlare in pubblico.
Continuano la classifica dello studio, troviamo l’aracnofobia, la paura dei ragni. Questa ha prevalenza nelle donne ma anche gli uomini hanno un certo timore. Ancora, la claustrofobia che riguarda il timore degli spazi ristretti e poi la musofobia, i topi. C’è anche chi ha paura degli aghi, la fobia prende il nome di belonefobia.
C’è anche chi ha paura di tutti gli aspetti di volo, questa è chiamata pteromeranofobia. Al nono e decimo posto troviamo l’agorafobia, paura dei luoghi aperti, e la coulrofobia, paura dei clown. A seguire, la paura del buio che prende il nome di nictofobia. Non poteva mancare l’emofobia, la paura del sangue. A chiudere la classifica abbiamo la cinofobia, che altro non è la paura dei cani.
Le altre fobie più diffuse
Quanto stilato dall’organizzazione inglese racconta solo in parte queste paure. Anche perché, come abbiamo detto, ci sono tanti altri casi. Come, ad esempio, la ceraunofobia che altro non è che la paura dei fenomeni naturali come i fulmini. Lo spavento parte dal bagliore, di un lampo, oppure dal suo fortissimo rumore. Anche questa è abbastanza comune.
Abbiamo anche la tanatofobia, questa riguarda la paura irrazionale della morte. Tutti abbiamo paura della morte ma in questo caso la persona si fa prendere da ansia e attacchi di panico. Paura anche dei germi che diventa misofobia. Chi ne soffre, di solito, si fa prendere dalla frenesia della pulizia raggiungendo un comportamento ossessivo-compulsivo. Da segnalare anche l’emetofobia, questa è la paura del vomitare o di trovarsi vicino a qualcuno che sta eseguendo questo atto.
Le 10 fobie più strane
Se queste vi sono parse, tutto sommato normali, ci sono alcune che sono davvero bizzarre. Come la Chaetofobia, la paura dei capelli. In certi casi basta solo il pensiero. C’è anche chi ha paura dell’aglio ed è chiamata Alliufobia. Mentre la Peladofobia è la paura delle persone calve. Ci sono persone che hanno paura del sonno, la fobia si chiama Clinofobia. Questo timore è spesso legato alla morte. Infine, ci sono persone terrorizzate dai colori. Questa si chiama cromatofobia e riguarda l’associazione di una tonalità ad un trauma.
Questo ambito è davvero vastissimo e profondissimo. La paura irrazionale e incontrollata può sorgere in ogni momento. Ci sono 7 fobie a dir poco strane. Anche queste meritano particolare attenzione.
Le informazioni hanno scopo divulgativo e informativo. Non devono nella maniera più assoluta sostituire la normale consulenza medica. In caso di diagnosi e/o piano terapeutico, bisogna seguire solo quanto prescritto dallo specialista.