Nelle sale operatorie italiane già oggi si usano robot per l’attività chirurgica. Però non sono ancora così diffusi e il loro utilizzo viene limitato in specifici campi. Secondo Pierluigi Marini, il presidente dell’Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani), presto le cose cambieranno. Prevede infatti che nel giro di 10 anni in tutte le sale operatorie ci sarà un robot.
E questa è sicuramente una buona notizia, che rappresenta l’ennesimo passo avanti della medicina e della chirurgia. Le macchine sono di aiuto e supportano il lavoro del chirurgo, facilitando una serie di passaggi. Come specifica Marini, i robot in sala chirurgica al giorno d’oggi si utilizzano soprattutto per gli interventi di laparoscopia e sono particolarmente utili.
Il robot però non lavora autonomamente. Dietro c’è sempre un medico specializzato che lo usa e lo guida. Però grazie alle macchine è possibile ottenere delle operazioni chirurgiche qualitativamente più alte e sicure.
Pnrr: il nuovo piano d’investimento per i robot nelle sale chirurgiche
Il Pnrr è un piano che prevede nuovi investimenti per quanto riguarda le macchine e i pareri sono più o meno concordi. Questo offrirà una maggior qualità negli ospedali, specialmente in quelli del centro-sud. Gli investimenti però non sono rivolti solo ai robot nelle sale operatorie ma anche ai giovani che si stanno specializzando e devono poter imparare direttamente in Italia.
Il presidente OCOI insiste sul fatto che i fondi del Pnrr servono si per la tecnologia ma anche per tanti altri aspetti che devono essere migliorati all’interno dell’ospedale. Come l’accoglienza nei reparti, oppure la telemedicina così come il tele-consulto. Mai come oggi infatti si è dimostrato fondamentale investire in questa direzione.
Robot nel reparto Covid
Il robot in verità vengono utilizzati anche nel reparto covid e si muovono autonomamente all’interno del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma. Trasporta nelle varie aree materiali clinici e può caricare fino a 5 chili. In questo modo gli operatori sanitari possono svolgere tranquillamente altre attività cliniche.
Il robot si muove autonomamente, sa individuare ostacoli ed evitarli. Ovviamente si tratta di tecnologie molto costose e di conseguenza non è possibile avere molti robot. Però certamente se più avanti cresce la richiesta, il prezzo si abbassa.