Tra i disturbi psicotici troviamo la schizofrenia. Si tratta di una grave malattia invalidante che compromette tutti quanti gli aspetti della vita di una persona. Sembra che colpisca circa l’1% della popolazione mondiale.
Chi ne soffre ha dei sintomi che non possono essere ignorati e nella maggior parte dei casi richiede l’internazione all’interno di un centro psichiatrico.
Il paziente infatti inizia a restare indifferenti agli eventi esterni, oppure vi reagisce in maniera incoerente o assurda. Perde totalmente il contatto con la realtà e adotta comportamenti incomprensibili alle altre persone.
Negli uomini i primi sintomi della schizofrenia iniziano a comparire verso i 17-30 anni. Nelle donne invece, i sintomi possono essere più tardivi e si presentano tra i 20 e i 40 anni. Si presenta però senza distinzione di sesso, territorio o razza. La schizofrenia è una malattia, ma a sua volta presenta diversi sottotipi.
Tipi di schizofrenia
- Schizofrenia Paranoide: quando il paziente soffre di allucinazioni e deliri che di solito comunque restano coerenti a un tema dominante. I sintomi sono il sospetto e l’indifferenza, l’ansia, la rabbia.
- Schizofrenia di tipo disorganizzato: Questa forma di schizofrenia è la più comune, ha un esordio precoce con una prognosi negativa. E’ caratterizzata dalla disorganizzazione di pensiero.
- Schizofrenia di tipo catatonico: Si parla in questo caso di un disturbo psicomotorio che si manifesta con immobilità o con un’attività motoria eccessiva la quale però è priva di scopo.
- Schizofrenia residua: quando si vi è stato almeno un episodio di schizodfrenia, però non sono presenti allucinazioni, comportamenti disorganizzati, deliri etc. Però vi sono sintomi come isolamento sociale ed emotivo, mancanza di interesse etc.
- Schizofrenia indifferenziata: può presentare sintomi molto differenti a quelli appena descritti, oppure essere un mix tra questi.
Cause della schizofrenia
Non esistono delle vere e proprie cause per la schizofrenia. O meglio, se esistono, non sappiamo quali sono le origini. Vi sono però una serie di fattori di rischio.
Tra i fattori che predispongono una persona alla schizofrenia troviamo quelli ereditari, ma anche complicanze ostetriche o prenatali. Si parla quindi di una cosa che va oltre all’educazione e i traumi, almeno inizialmente. Tra i fattori predisponenti tipici di chi soffre di schizofrenia troviamo appunto un’educazione errata nella fase dell’infanzia e dell’adolescenza, ma anche l’aver ricevuto abusi.
Tra i fattori scatenanti poi si possono individuare una serie di fattori come per esempio l’isolamento sociale, il fatto di vivere una vita particolarmente stressante, ma anche l’uso di sostanze stupefacenti, le quali poi possono portare anche a mantenere presente il problema.
La componente genetica comunque è stata ampiamente dimostrata in tutto questo. Però risultano ugualmente fondamentali i vari fattori di rischio sopra visti, come il consumo di stupefacenti, ma anche i disturbi del sonno. Queste due cose se combinate portano a uno squilibrio chimico nel cervello, con delle vere e proprie variazione dei neurotrasmettitori.
Sintomi della schizofrenia
I sintomi della schizofrenia differiscono tra di loro in base alla malattia, la quale come abbiamo visto si suddivide in ulteriori tipologie.
I sintomi della schizofrenia si possono manifestare in maniera cronica oppure episodica, cioè solo in alcuni momenti. La sintomatologia si suddivide in due differenti categorie. Da una parte c’è la schizofrenia dai sintomi positivi e dall’altra dai sintomi negativi.
La schizofrenia con sintomi positivi si manifesta con dei comportamenti nuovi che prima non erano propri del paziente. Tra questi troviamo i deliri, i quali portano a credere cose differenti dalla realtà, nonostante le prove. Come per esempio il credere di essere perseguitati oppure che qualcuno sia in grado di leggerli nel pensiero.
Ci sono poi le allucinazioni che possono essere visive o uditive. C’è il comportamento disorganizzato e la frammentazione di pensiero.
Per quanto riguarda invece i sintomi negativi si parla di quei sintomi che già erano presenti nel soggetto prima che la malattia si manifestasse. Tra questi troviamo l’apatia, la perdita di iniziativa, una difficoltà a mantenere l’attenzione, deficit nella produttività etc.
Come curare la schizofrenia
Curare la schizofrenia non è facile. Le strategie da adottare variano in base alla fase della malattia. Quando c’è la fase acuta è quasi sempre necessaria l’ospedalizzazione o comunque la frequentazione di centri diurni dove viene eseguita una terapia ambulatoriale. Occorre poi una terapia farmacologica per ristabilire l’equilibrio biochimico e interviene così sui deliri e le allucinazioni.
Ci sono poi una serie di interventi cognitivi-comportamentali fondamentali affinché la persona possa quanto meno eseguire gesti fondamentali come lavarsi e vestirsi. Inoltre ci sono terapie che aiutano a gestire l’aggressività, l’iperattività e la tendenza all’autolesionismo. In tutto questo spesso giocano un ruolo fondamentale anche i familiari del paziente, i quali partecipano a diverse salute per supportare il proprio caro e imparare a loro volta a gestire questa difficile e delicata situazione.