Quali sono le cause del seno gonfio? La tensione mammaria è un sintomo che la maggior parte delle donne sperimentano, anche in modo ricorrente. Si tratta di un gonfiore che colpisce uno o entrambi i seno e in alcuni casi può essere accompagnato dal dolore, avvertito più come una tensione più o meno fastidiosa.
Le cause di solito sono di tipo non patologico. Basta pensare che può trattarsi di un vero e proprio (seppur poco gradito) appuntamento mensile. C’è chi ne soffre poco prima che arrivi il ciclo mestruale e chi poco prima dell’inizio del periodo ovulatorio.
Anche durante i nove mesi di gravidanza il seno si fa più gonfio e dolorante. Molte donne iniziano ad avvertire questa tensione prima ancora di scoprire di essere incinte in effetti, ed è insieme all’assenza di ciclo mestruale uno dei segnali che porta a fare il test di gravidanza.
Andiamo adesso ad approfondire le cause appena accennate, così da comprendere meglio cos’è che scatena appunto il problema del seno gonfio.
Sono tantissime le donne che dicono di soffrire di seno gonfio nel periodo precedente a quello del ciclo mestruale. Con l’arrivo del flusso ecco che la tensione scompare. Può comparire tra i 3 e 1 giorno prima. In questo caso il dolore tende a essere prevalentemente bilaterale e gli esperti dicono che viene scatenato da un aumento dei livelli di progesterone, i quali scendono di nuovo quando compaiono le mestruazioni. Tende in questo caso a presentarsi tutti i mesi, anche se non tutte le donne ne soffrono. Non è generalmente un sintomo preoccupante e quasi sempre può essere controllato, se ritenuto particolarmente noioso, attraverso l’assunzione di farmaci antidolorifici.
Nonostante è un po più raro che il seno gonfio si presenti dopo il ciclo, non è certo da ritenere impossibile. La tensione mammaria infatti viene avvertita anche dopo il ciclo da alcune, e il motivo è lo stesso che abbiamo visto prima, cioè la fluttuazione ormonale.
Il periodo ovulatorio può essere accompagnato da una serie di sintomi, i quali solitamente non generano un dolore ma un fastidio. La fase ovulatoria si manifesta in genere tra i 16 e i 12 giorni prima dell’arrivo del ciclo mestruale. Oltre al seno gonfio di solito vi sono altri sintomi come la comparsa del muco cervicale, il gonfiore addominale, un aumento della temperatura basale e un fastidio alle ovaie.
Molte le donne che ogni giorno si rendono conto di essere incinte senza aver ancora eseguito il test della gravidanza. Questo grazie ai segnali che il corpo ha inviato loro. Non tutte hanno la stessa sensibilità nel percepirli.
Alcune donne per esempio già dai primissimi momenti iniziano a sentire una tensione delle mammelle fastidiosa, la quale è seguita anche dalla crescita stessa del seno e ovviamente dal sintomo più importante di tutti, cioè la scomparsa del ciclo mestruale. Anche in questo caso il “colpevole” è l’aumento della prolattina, ormone che si occupa di stimolare la produzione di latte e allo stesso tempo far che il seno si inizi a preparare all’allattamento.
Vi sono di solito altri sintomi collegati, come la presenza di nausea, stanchezza eccessiva e immotivata, la percezione di odori e sapori in modo diverso etc.
Alcune volte può essere provocato anche da iperprolattinemia. In pratica può succedere che la prolattina, ormone prodotto dall’ipofisi, inizia ad aumentare i livelli ematici di prolattina in modo insistente. In condizione normale stimola la produzione di latte solo dopo il parto. Quando tali ormoni sono sballati in un periodo non associabile al post gravidanza, ecco che la donna inizia a sperimentare una serie di sintomi come ciclo mestruale alterato, poca libido, impotenza e secrezione di latte dal capezzolo. Tra i sintomi dell’iperprolattinemia vi è proprio la tensione mammaria.
Una causa patologica che può portare il seno a gonfiare più del dovuto e far male è proprio la mastite. Si tratta di una formazione di aree nodulose a causa di uno stato infiammatorio che interessa proprio la ghiandola mammaria. Alla base di solito vi è una infezione batterica, oppure può nascere con l’allattamento. In questo caso però non si parla di una semplice tensione ma di un vero e proprio dolore, la pelle appare rossa, gonfia e calda. Possono anche uscire delle secrezioni dai capezzoli e tra i sintomi associati vi sono la febbre e i brividi di freddo.
Chiariamo subito che la tensione mammaria non è certo un sintomo tipico del tumore al seno e soprattutto, non è un sintomo che appare solo nel caso che tale patologia sia in corso. Ci sono altri fattori da considerare molto più allarmanti, come per esempio la formazione di noduli sotto la cute, un cambiamento di dimensione del seno, secrezioni ematiche da parte del capezzolo, la cute che si retrae e infine il capezzolo arrossato che rientra rispetto alla forma tipica.
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