Tra i disturbi dello spettro autistico troviamo la sindrome di Asperger. La differenza di questa sindrome con le altre (come la forma classica per esempio di autismo) è che il bambino mantiene intatte le sue competenze sul linguaggio. Il sintomo caratteristico invece è l’interesse ossessivo verso un argomento o un oggetto. Chi soffre della sindrome di Asperger tende a essere monotono e parla sempre delle stesse cose che le interessano e lo fa con un linguaggio molto ricco e una forma di esprimersi elevata.
La grande intelligenza che ha sviluppato verso un argomento che lo appassiona, è controbilanciata da una scarsa difficoltà a socializzare. Questo proprio perché ha interessi ristretti che impediscono di portare avanti normali conversazioni.
Prima di tutto c’è da dire che non è facile. Perché possono essere molte le varianti. Deve essere quindi un esperto a diagnosticarla passo dopo passo. I sintomi caratteristici della SA sono:
I sintomi della sindrome di Asperger possono iniziare a manifestarsi già verso i tre anni. Qui infatti è possibile vedere come il bambino tende a distanziarsi dai propri coetanei per immergersi nei propri interessi.
Negli adulti Asperger possono manifestarsi altri sintomi come deficit di attenzione, ansia, depressione e disturbi ossessivi-compulsivi.
Gli esperti ritengono che alla base della SA vi sono i fattori genetici, però ancora non sono stati individuati i geni coinvolti. Alcune variazioni genetiche vengono studiate per altre tipologie di autismo e secondo alcuni potrebbero essere coinvolte anche nella SA.
I ricercatori però hanno visto che vi sono delle differenze a livello strutturale e funzionale di alcune aree cerebrali tra un bambino Asperger e un bambino che non ha la sindrome. Tale differenza può avere origine già nello sviluppo ante-natale, cioè quando le cellule cerebrali vanno a posizionarsi.
Tali differenze si riscontrano soprattutto nelle aree del cervello che sono coinvolte con le emozioni e i pensieri.
La sindrome di Asperger deve essere diagnosticata da un team di esperti il quale comprende anche il pediatra, lo psichiatra e lo psicologo.
Non è facile eseguire una corretta diagnosi, però è molto importante riceverla perché in questo modo il bambino che ne soffre potrà essere seguito con maggior attenzione dai genitori. Se a livello di studio il bambino non presenta grandi problemi, li può avere più o meno marcati a livello sociale.
Quando la SA viene diagnosticata automaticamente è possibile mettere in atto delle strategie di aiuto. Può però richiedere molto tempo e uno studio lungo, proprio perché la Sindrome di Asperger si manifesta in molte forme differenti.
Una volta che la sindrome è stata riconosciuta, è possibile intervenire con terapie specifiche sui sintomi principali che sono appunto le routine ossessive, la difficoltà a comunicare e la poca dimestichezza con le attività fisiche.
Il programma ha lo scopo di far leva su ciò che interessa al bambino, proponendo delle giornate scandite a ritmi precisi e con l’inserimento di attività nuove ma scomposte in traguardi semplici. In questo modo è possibile poco a poco coinvolgere l’attenzione del bambino e portarlo ad effettuare altre attività più strutturate.
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