La ricerca scientifica ci sta regalando grandi novità in ambito medico. Aiutando i professionisti del settore a salvare le vite umane. Il nuovo studio si è focalizzato sul fatto se sia possibile o meno prevenire e prevedere prima un attacco di cuore. A quanto pare, questo è fattibile in quanto la persona che viene colpita da un tale evento potrebbe aver avuto alcuni sintomi qualche tempo prima che sarebbero stati un avvertimento.
Prima di approfondire lo studio è bene sottolineare come le malattie cardiache siano la principale causa di morte. Gli infarti e ictus sono due eventi mortali nella maggior parte dei casi. Ed uno dei principali fattori che contribuiscono a queste statistiche è la mancanza di impegno per uno stile di vita salutare per il cuore. Avere uno stile di vita consono è l’arma migliore contro le malattie cardiache e l’ictus. Al di là di questo, una nuova ricerca ci regala delle novità importanti.
Da sempre, quando si parla di un infarto, si pensa sempre che sia un evento improvviso e che coglie la persona alla sprovvista. Una convinzione fino alla ricerca che è stata presentata durante un incontro a Dallas dell’American Heart Association. È in questa occasione che il team di studiosi ha evidenziato come esistano alcuni sintomi che precedono un attacco di cuore. In particolare, sono stati individuati cinque.
È senza dubbio che esistano dei fattori di rischio di rincorrere in un attacco di cuore che sono notevoli per alcune persone. Pensiamo ad esempio alla genetica, ma anche ad uno stile di vita poco attento e salutare. Tuttavia, lo studio rivelato all’American Heart Association indica che negli uomini è possibile prevedere un infarto attraverso 5 sintomi che colpiscono l’individuo tempo prima.
Stiamo parlando di dolore toracico, vertigini, mancanza di respiro, svenimento e palpitazioni cardiache. Tale studio ha messo in evidenza che questi sono i sintomi più comuni che hanno appunto avvertito 567 uomini di età compresa tra i 35 e 65 anni. Come si legge sul portale GreenMe, circa l’80% dei sintomi si è verificato nelle quattro settimane fino ad una ora prima dell’attacco cardiaco. Questo vuol dire che tali sintomi si possono palesare anche un mese prima dell’infarto.
Tra coloro che hanno avvertito tali sintomi, il 56% ha lamentato dolore toracico, il 13% ha avuto una mancanza di respiro, il 4% ha accusato vertigini, svenimento o palpitazioni cardiache. Lo studio dei ricercatori ha sottolineato che il 53% di questi uomini aveva avvertito sintomi prima dell’attacco di cuore. Tuttavia, è bene evidenziare che ci sono anche dei limiti per quanto riguarda lo studio.
La ricerca in questione però ha dei limiti che bisogna sottolineare. I risultati ci rivelano che tutti gli uomini di mezza che hanno dolore al petto o che gli manchi il respiro possono essere soggetti ad un infarto. Ma questo non è propriamente così. Lo studio, inoltre, non ha messo in evidenza anche la frequenza dei sintomi della popolazione. Le tempistiche sono importanti per stabilire lo sviluppo dei sintomi.
Tuttavia, al di là di questi limiti, è importante non prendere sottogamba questo studio. E quindi è sempre consigliato non sottovalutare nessun sintomi di quelli che sono stati indicati, in quanto potrebbero essere un campanello d’allarme per tutti. Soprattutto per gli uomini adulti.
Tutte le informazioni che sono presenti all’interno dei paragrafi dell’articolo sono state riprese da magazine riconosciuti ed hanno solo una finalità divulgativa. Pertanto, non hanno alcun interesse di andare a sostituire un parere o una diagnosi medica. In caso di disturbi, fastidi e dolori è altamente consigliato contattare il proprio medico di fiducia o uno specialista.
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