In genere, i tumori sono nemici silenziosi nelle loro fasi iniziali. Il loro sviluppo non è sempre legato a dei sintomi. Ma ci sono dei segnali che il nostro corpo ci manda. Dei campanelli d’allarme da non sottovalutare affatto.
Ci sono tantissimi segnali che possono indicarci la formazione di una bruttissima malattia. Molto spesso, dobbiamo essere bravi a notare fin da subito così da procedere alla dovuta visita per confermare o smentire tutti i dubbi del caso.
I tumori sono capaci di svilupparsi non fornendo alcun tipo di segnale alla persona. Tale avanzamento è abbastanza comune e porta, poi, la persona a scoprire quando la situazione è in stato avanzato. Come dimostrato, però, ci possono essere dei segnali che possono farci capire che bisogna agire in ambito di prevenzione. Quest’ultima è tassello fondamentale per evitare uno scenario drammatico.
I dati che riguardano questa malattia sono altissimi. Solo in Italia le persone decedute per un cancro sono il doppio di quelle morte per Covid. Segno di come la prevenzione sia ancora poco praticata. Dai dati del Globocan del 2020 si scopre che gli uomini si ammalano di cancro circa il 19% in più delle donne. E risultano avere una mortalità del 43% superiore. Per tale ragione, la diagnosi precoce può essere un sicuro spartiacque sulla nostra salute futura. Questa fa aumentare il livello di sopravvivenza.
Come fare per prevenire i tumori?
Dare un primo sguardo è sempre importante. Grazie alla Fondazione AIRC possiamo avere un decalogo di sintomi che possono farci capire se c’è un tumore nell’uomo. Come sottolinea la Fondazione, però, alcuni sintomi estemporanei possono capitare ma se questi persistono meglio fare affidamento ad un medico.
Per quanto riguarda tumori della vescica e alla prostata dobbiamo vedere se abbiamo problemi ad urinare. Proseguendo sulla malattia alla prostata dobbiamo fare attenzione a problemi di erezione ed eiaculazione. Questo tumore compare solo quando è in uno stato avanzato dando problemi precedentemente citato. Per un tumore colon-retto, dobbiamo fare attenzione a tracce di sangue nelle feci. Quindi, valutiamo sempre l’aspetto di quest’ultime per vedere consistenza e aspetto. Per questo tipo di tumore, eseguiamo lo screening. Questo può essere fatto se siamo nella fascia 50-69 anni. mentre la rettosigmoidoscopia una volta tra i 58 e i 60 anni. Ma ci sono altri esami che portano a prevenire il cancro.
Altro consiglio è l’autopalpazione dei testicoli per vedere se hanno cambiato aspetto o presentano nodi. Passiamo a fastidi dopo i pasti o difficoltà nella deglutizione. In rari casi, come sottolinea l’AIRC, un tumore allo stomaco, fegato, esofago e cavo orofaringeo può partire da queste due situazioni.
Gli altri 5 campanelli d’allarme a cui stare attenti
Anche il prurito, anche se non è tra i sintomi più specifici può essere un piccolo segnale. Tale segnale riguarda una malattia della pelle, neoplasie ematologiche e cancro al fegato. Vediamo anche se ci sono cambiamenti alla bocca con presenza di macchie bianche o rosse, noduli o ulcerazioni. In questo caso, facciamoci un esame personale davanti allo specchio. Si ricorda che rimane fondamentale andare dal dentista periodicamente.
Occhio alla tosse persistente che può portare ad un tumore ai polmoni. Quest’ultimo può innescare anche dolore al petto, raucedine persistente e sangue con la tosse. Diverse malattie, invece, sono portate dall’immotivata perdita del peso corporeo. Questo sintomo, però, può arrivare quando la malattia è in uno stato avanzato. Infine troviamo la stanchezza persistente che risulta essere tra i sintomi più comuni ma meno specifici di diversi tumori. Questo, però, non compare all’inizio.
L’articolo contiene informazioni scientifiche che hanno solo scopo divulgativo e informativo. Pertanto si sconsiglia che siano prese al posto di una comune e normale consulenza dallo specialista. Queste informazioni non devono prendere il posto di diagnosi e/o piano terapeutico.