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Vitamina A: effetti, carenze e integratori

La vitamina A è fondamentale per il corpo umano. Vediamo oggi a cosa serve, quali sono gli alimenti che ne sono ricchi e le eventuali controindicazioni sia in caso di carenza che si sovradosaggio.

La vitamina A è del tipo liposolubile. L’organo dove la immagazziniamo è il fegato e la rilascia in modo naturale quando vi è bisogno di lei. Una parte però viene assimilata dal corpo attraverso il cibo.

In base all’età, il sesso e il peso cambia il fabbisogno quotidiano. Normalmente una donna adulta ha bisogno di 0,7 mg. Un uomo invece di 0,9 mg.

La vitamina A è presente in due forme differenti. Ci sono i carotenoidi che li assimiliamo attraverso frutta e verdura e i retinoidi, attraverso gli alimenti di origine animale.

A cosa serve la vitamina A?

La vitamina A è fondamentale per il corpo e i suoi benefici sono numerosi. Prima di tutto aiuta a rinforzare il sistema immunitario. Perciò consente di contrastare l’insorgere di malattie croniche e di infezioni. Allo stesso tempo permette alle ferite di guarire prima.

Gioca un ruolo fondamentale anche per rafforzare le ossa, i denti e i capelli. E’ importante anche durante la crescita degli stessi e permette di ritardare un processo d’invecchiamento non naturale.

Secondo ricerche scientifiche moderne sembra che la vitamina A svolge un’importante azione anche per contrastare l’insorgere di vari tipi di tumori.

Sembra che sia coinvolta anche nei processi di fertilità, tanto maschile quanto femminile. Per questo chi cerca di avere un figlio dovrebbe aumentare il consumo di cibi ricchi di vitamina A.

Infine, grazie alla vitamina A viene rafforzata anche la vista. La troviamo per esempio nella rodopsina, cioè quella sostanza della resina che fa si che l’occhio sia sensibile alla luce. Aiuta a prevenire gravi patologie dell’organo della vista.

Dove si trova la vitamina A

La vitamina A la troviamo sia negli alimenti di origine animale che vegetale.

Negli alimenti di origine animale troviamo la vitamina A nella carne e nel pesce, ma anche all’interno di uova, burro, formaggio e latte. Un alimento che ne è particolarmente ricco è il fegato.

Per quanto riguarda invece gli alimenti di origine vegetale, quelli che ne sono ricchi sono frutta e verdura di colore rosso, giallo e arancione. Tra questi troviamo per esempio il cocomero, le pesche, le albicocche, i pomodori, le carote, il tarassaco, i broccoli, la zucca, il mango, la papaya, gli spinaci etc.

Purtroppo però la vitamina A tende a perdersi durante il processo di cottura, perciò l’ideale è cercare di consumare questi alimenti vegetali crudi quando è possibile o, se non lo è, scegliere una cottura piuttosto rapida.

Carenza di vitamina A: sintomi e cause

Una carenza di vitamina A può portare a una serie di problemi di salute anche importante.

Uno dei primi campanelli d’allarme è un problema nella visione, specialmente quella nottura. Questo perché il ritardo all’adattamento ai vari stimoli luminosi, rende difficile la visione in un ambiente poco illuminato. Può portare quindi al problema di cecità notturna.

Altri problemi legati alla vita sono per esempio la secchezza oculare, oppure la formazione di detriti di cheratina nella congiuntiva.

Le conseguenze di una carenza di vitamina A possono essere molte altre. Secondo gli esperti quando viene a mancare nell’organismo, la persona inizia a soffrire di raffreddori frequenti, pelle e capelli secchi ma anche una maggior predisposizione alle infezioni.

Non solo, possono presentarsi dei veri e propri ritardi nello sviluppo e anche le malformazioni ossee.

Altre conseguenze, seppur meno comuni, sono:

  • Inappetenza
  • Stanchezza
  • Secchezza della bocca
  • Riduzione o perdita del senso dell’olfatto
  • Percezioni sensoriali alterate
  • Orzaioli frequenti
  • Anemia
  • Dolori articolari
  • Sterilità
  • Rischio di aborti spontanei
  • Problemi a livello dello sviluppo dei testicoli.

La causa di una carenza di vitamina A è principalmente una dieta povera di questa sostanza. Altre volte invece può avere cause patologiche, le quali impediscono al corpo di assimilarla anche se introdotta nelle giuste quantità. Tra le malattie che ne impediscono l’assorbimento troviamo la fibrosi cistica, la cirrosi epatica, il diabete mellito, l’ipotiroidismo e la colite ulcerosa. A seguire troviamo infezioni respiratorie e renali.

Eccesso di vitamina A: cause e sintomi

Così come è pericolosa la carenza di vitamina A, lo è anche l’eccesso.

Quando nel corpo vi è troppa vitamina A possono presentarsi una serie di problemi quali:

  • Mal di testa
  • Diarrea
  • Vertigini
  • Nausea
  • Vomito
  • Nervosismo
  • Pallore
  • Perdita di capelli
  • Sanguinamento dal naso
  • Pelle giallognola

Il fegato ne risente dall’eccesso di vitamina A perché se è presente 10 volte di più delle quantità normalmente accettate, risulta tossica. Può provocarne l’ingrossamento o il dimagrimento. Altrimenti può essere causa di problemi alla milza e ipertensione. Una donna incinta che assume troppa vitamina A corre gravi rischi perché il feto può andare incontro a gravi malformazioni del feto.

La causa di questo problema ovviamente è una dieta squilibrata. Cioè nel caso di un consumo eccessivo di alimenti che ne sono ricchi. Per questo è bene non esagerare mai con nessun tipo di alimento.

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