La colazione è un momento, per molti, sacro. Questo, però, può rappresentare un problema con l’assunzione di troppi zuccheri. Vediamo come condiziona tutta la giornata.
In questi anni abbiamo sempre più sentito di come fare una buona colazione sia fondamentale per il corso della giornata. Per molti, infatti, quel momento è sacro sia per il gusto che da che per la spinta che concede per affrontare una nuova giornata. L’assunzione di troppi zuccheri, però, può dare esito negativo.
L’alimentazione è un aspetto importantissimo per il nostro organismo. Una sana conduzione alimentare ci permette non solo di avere dei benefici all’interno ma anche all’esterno, per questa ragione bisogna bilanciare tutti gli aspetti possibili in questo ambito. Anche perché, come segnalato da uno studio apparso sulla rivista Nature Medicine, mangiare troppi zuccheri a colazione porta ad avere più fame nella giornata.
La colazione sancisce quanta fame avremo nel corso della giornata. Una sensazione che si attiva già dopo un paio di ore. Questa sensazione si attiverà tramite il crollo glicemico che si verificherò a seguito dell’assunzione di troppi zuccheri. Anche se tale sensazione varia da persona a persona. Alla fine, però, la persona mangerà 312 calore in più rispetto al consumo normale.
Meglio non assumere troppi zuccheri a colazione: lo studio spiega perché
Lo studio apparso sulle pagine di Nature Medicine è stato condotto dal gruppo di ricerca guidato da Ana Valdes, coordinatrice all’Università di Nottinham. Quanto mostrato dagli esperti è che l’appetito che ci assale durante la giornata è spesso legato alla glicemia che abbiamo circa 3 ore di distanza dalla colazione. Non sarebbe, quindi, la quantità di cibo assunto ma il crollo degli zuccheri nel sangue a fare la differenza.
La Valdes, come riportato da La Repubblica, sottolinea come non ci sia omogeneità nelle varie persone. Lo studio ha analizzato ben 1070 persone. Anche due gemelli, sostiene la ricercatrice, danno una risposta diversa al medesimo pasto. Dunque, l’osservazione ha messo in luce diverse variazioni anche in presenza della stessa colazione. Mentre non si sono trovati legami tra il peso e il crollo glicemico a 3 ore dalla colazione. Anche se, in questo contesto, un primo dato è venuto fuori: nei maschi c’è un crollo maggiore rispetto alle donne.
Troppi zuccheri a colazione portano al crollo glicemico: l’analisi
In due settimane, gli esperti hanno passato in rassegna 70.000 pasti consumati. La colazione era uguale per tutti anche se cambiava di giorno in giorno. I pasti erano a discrezione dei volontari e potevano agire come meglio credevano. La glicemia è stata misurata in varie parti della giornata. Chi aveva più fame erano le persone che vedevano la glicemia crollare a circa 3 ore dal primo pasto della giornata.
Questo portava loro a mangiare il secondo pasto circa un’ora e mezza prima dell’orario solito. Cosa che gli portava ad assumere 312 calore in più rispetto al normale. Si tratta di un 9% in più. La risposta dell’analisi, quindi, è che in base a cosa si mangia a colazione influenza tutto il corso della giornata. L’esperta, però, sottolinea che non esiste un pasto idoneo per tutti. Questo perché il crollo glicemico non si verifica in tutte le persone in egual modo.
L’articolo contiene informazioni con scopo divulgativo e informativo. Non sono sostitutive della classica e adeguata consulenza specialistica. Queste, inoltre, non devono sostituire diagnosi e/o piano terapeutico.